Il programma elettorale per le europee di M5S e Stati Uniti d’Europa: tutto su governance politica, economia, difesa e guerra in Ucraina
Il Campo largo in Europa non funziona. Troppe le distanze su temi cruciali, fondanti del prossimo mandato europeo. Uno su tutti: la posizione rispetto alla guerra in Ucraina. Il M5S nel suo programma per le prossime elezioni europee sottolinea la sua posizione pacifista. Una scelta che non può che tradursi con lo stop alla fornitura di armi all’esercito ucraino. Diversamente dal Pd, che invece nel programma sostiene lo sforzo per la difesa del territorio ucraino, e in maniera diametralmente opposta a quanto proposto da Stati Uniti d’Europa, la lista di scopo che raggruppa Più Europa, Italia Viva, PSI, Radicali Italiani e Libdem.
Andiamo a vedere cosa scrivono e quali sono i punti di contatto nei programmi di M5S e Stati Uniti d’Europa.
IL M5S CHIEDE LA PACE, A OGNI COSTO, IN UCRAINA E IN PALESTINA
La priorità del mandato europeo del M5S è posta nel logo del partito: #Pace. Non si sono mai nascosti i parlamentari pentastellati, a iniziare dall’ex premier Giuseppe Conte, circa la loro posizione di contrarietà al sostegno al conflitto in Ucraina.
Una posizione “pacifista” che nel lungo programma per le elezioni europee si trasforma in “supporto” al popolo ucraino che si coniuga all’invito a dire “basta all’invio di nuove armi” e al desiderio di perseguire “in tutti i modi la pace” perché l’Ue deve perseguire “incisive azioni diplomatiche volte all’immediato cessate il fuoco e all’avvio di negoziati per il raggiungimento di una soluzione politica, giusta, equilibrata, duratura, adoperandosi da subito per una Conferenza di pace da tenersi sotto l’egida delle Nazioni Unite”. A questo, però, so aggiunge la proposta dell’istituzione di un “Commissario per la pace”. La pace, per gli estensori del programma per le elezioni europee, deve essere cercata anche in Palestina attraverso il “cessate il fuoco immediato”.
PROGRAMMA PER LE EUROPEE DEL M5S: SÌ AL VOTO A MAGGIORANZA E PIÙ FONDI PER LA TRANSIZIONE VERDE
Una moderata spinta europeista si rintraccia anche nelle proposte di riforma della governance europea. La proposta del M5S prevede di “sostituire il voto all’unanimità con il voto a maggioranza qualificata in seno al Consiglio e attribuire al Parlamento europeo il diritto di iniziativa legislativa come avviene in tutti i Parlamenti nazionali. Al Parlamento europeo (e non al Consiglio europeo) va assegnato il potere di nominare il Presidente della Commissione europea”. Allo stesso tempo il M5S chiede di introdurre nuove regole per il bilancio, debito comune ed eurobond e incentivare sensibilmente la transizione verde aumentando gli investimenti in materia.
Il sogno del Green Deal non deve tramontare, secondo il M5S, ma va rinvigorito attraverso un “Energy Recovery Fund strutturale contro la povertà energetica”. In materia di lavoro, così come è previsto nel programma per le europee del Pd, anche il M5S suggerisce l’introduzione del salario minimo a cui affiancare anche un “reddito di cittadinanza Ue”. Infine, in materia di immigrazione, il M5S suggerisce di perseguire la “terza via” che attribuisca a una “task force di esperti composte da delegazione dell’UE, l’agenzia EASO, organizzazioni internazionali quali l’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati (UNHCR) o l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM)” il compito di esaminare le domande volte al riconoscimento dello status di rifugiato.
STATI UNITI D’EUROPA VUOLE LA FEDERAZIONE EUROPEA
L’Unione europea deve diventare una “Federazione Europea”. È questa la proposta che arriva da Stati Uniti d’Europa, la lista di scopo per superare la soglia di sbarramento che raggruppa Più Europa, Italia Viva, PSI, Radicali Italiani e Libdem. “Un progetto che doti l’Unione di un governo responsabile del proprio operato di fronte al Parlamento, capace di avere una politica estera unitaria e una difesa comune, una politica economica e fiscale federali, un sistema di welfare universale, politiche migratorie e ambientali che siano davvero comuni e pensate nell’interesse primario dei cittadini di oggi e di domani. Il progetto degli Stati Uniti d’Europa”.Insomma, un soggetto politico nuovo, che preveda una collaborazione più profonda di quella avuta sinora.
PROGRAMMA PER LE EUROPEE DI STATI UNITI D’EUROPA: SOSTEGNO ALL’UCRAINA E CANCELLAZIONE DEL VOTO ALL’UNANIMITÀ
Se gli altri partiti europeisti hanno proposto di introdurre anche il voto a maggioranza per superare i veti legati al voto all’unanimità, la più europeista delle formazioni che si presentano alle prossime elezioni europee suggerisce di eliminare il voto all’unanimità. Stati Uniti d’Europa suggerisce di riformare i trattati istitutivi introducendo un governo che risponda direttamente al Parlamento europeo, e possa imbastire una politica estera, di difesa, fiscale e migratoria comune.
La stessa profondità di rapporti viene proposta in materia di politica economica, aprendo alla possibilità di ampliare il bilancio europeo, dotarsi di un’unione fiscale e di un debito comunitario. La posizione in politica estera è chiara: sostegno all’Ucraina affinché possa “vincere la guerra contro l’aggressore russo tramite nuovi stanziamenti e forniture militari”. Se Pd e M5S propongono un salario minimo europeo, Stati Uniti d’Europa suggerisce l’introduzione di un “sussidio di disoccupazione europeo attraverso il quale intervenire, in un quadro di un nuovo sistema di investimenti, nelle aree depresse in cui si verificano crisi localizzate”. Infine, in materia di politica industriale ed energetica l’obiettivo deve essere una decarbonizzazione che consenta, allo stesso tempo, al nostro continente di competere con Usa e Cina.