Stabilità mercati da continuità politica Italia. ‘Governo Meloni gode di sostegno, probabile resti fino al 2027’
“Ce lo meritavamo, anche se non ce l’aspettavamo”. L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha alzato il giudizio sull’Italia, portandolo da BBB a BBB+ con outlook stabile. Una notizia che ha fatto tirare un sospiro di sollievo a Palazzo Chigi e a via XX Settembre. In tempi di incertezza economica e geopolitica, un upgrade tutt’altro che scontato.
La decisione si basa su una combinazione di fattori: dalla sospensione temporanea dei dazi americani sui prodotti europei, agli investimenti pubblici accelerati, fino agli stimoli messi in campo dalla Germania. Secondo S&P, l’Italia reggerà l’urto dell’instabilità globale grazie anche a queste leve esterne.
Nel 2025, secondo le stime di S&P, il Pil italiano crescerà dello 0,6%. Poco? Forse. Ma in un contesto incerto, per l’agenzia di rating è comunque un segnale di tenuta. Si prevede inoltre che il rapporto debito/PIL – ancora alto – inizierà a stabilizzarsi dal 2028. Il Next Generation EU da 194,4 miliardi fa la sua parte: l’Italia ha già incassato il 63% dei fondi e si prepara alla settima tranche. Un traguardo non banale.
LA STABILITA’ POLITICA PIACE AI MERCATI
S&P non nasconde che il percorso resta accidentato. L’Italia dovrà fare i conti con problemi strutturali: invecchiamento della popolazione, produttività bassa e un tessuto imprenditoriale frammentato. L’immigrazione potrebbe aiutare a riequilibrare il mercato del lavoro, ma il tema resta politicamente divisivo.
Una delle chiavi del giudizio positivo? La continuità politica. Secondo S&P, il governo Meloni gode di un ampio sostegno parlamentare e di un’opposizione debole, condizione che rende probabile la sua permanenza al potere fino al 2027. Un orizzonte stabile che i mercati apprezzano, specie per i progetti del Pnrr.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha accolto con soddisfazione la notizia: “Il giudizio premia la serietà dell’approccio del governo alla politica di bilancio. Prudenza e responsabilità continueranno a guidarci”. E a Varsavia, al termine dell’Ecofin informale, ha ammesso: “Ce lo meritavamo, anche se non ce l’aspettavamo”. Anche Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha accolto con siddsfazione il risultato: “È un successo che va oltre la teoria: può facilitare gli investimenti esteri e l’acquisto dei nostri titoli di Stato”. Tradotto: fiducia internazionale, meno rischi sui mercati, e magari qualche soldo in più in cassa.