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Sostegni all'editoria

Sostegni all’editoria, ecco i beneficiari per il 2023

Sostegni all’editoria, pubblicato l’elenco dei beneficiari per l’anno 2023 su decreto del Capo del Dipartimento per l’editoria e l’informazione Luigi Fiorentino. Nella lista alcuni dei maggiori gruppi editoriali italiani

Sui sostegni all’editoria, il trend degli ultimi governi indica un progressivo aumento delle misure e dei fondi a disposizione. E non potrebbe essere altrimenti, vista la profonda crisi in cui versa il settore. Lontani i tempi in cui, nel 2019, l’allora sottosegretario Vito Crimi stabilì un progressivo azzeramento dei contributi per il pluralismo dell’informazione nei successivi 4 anni. La norma è stata sistematicamente disconosciuta dai suoi successori, che semmai hanno aumentato e diversificato le iniziative a sostegno dei giornali.

Tra queste, ci sono anche le risorse previste dal Fondo Straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria, di cui adesso arriva l’elenco dei beneficiari per l’anno 2023.

IL FONDO STRAORDINARIO PER GLI INTERVENTI DI SOSTEGNO ALL’EDITORIA: CHE COS’È

Questo fondo interviene a sostegno dei giornali che non godono dei requisiti per i contributi diretti previsti dal Fondo per il pluralismo, in cui rientrano invece giornali e siti internet gestiti da cooperative giornalistiche o enti morali, ossia editori “puri” che agiscono senza scopo di lucro.

Istituito in occasione del varo della Legge di Bilancio 2022/2024, il Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria è nato con l’obiettivo di supportare le imprese editoriali tramite un credito d’imposta, rimborsando parzialmente i costi contenuti per la carta e la distribuzione in base alle copie vendute (10 centesimi a copia venduta), per interventi di innovazione tecnologica e transizione digitale (rimborso del 70% delle spese sostenute), per l’assunzione di giovani giornalisti (contributo forfettario di 10.000 euro per contratto) e per la stabilizzazione degli stessi (14.000 euro).

Per l’anno 2023, il fondo prevedeva una dotazione di 140 milioni di euro, suddivisi in diverse linee di intervento, di cui 60 milioni destinati alle imprese editrici di quotidiani e periodici, con almeno tre giornalisti inquadrati con contratto di lavoro giornalistico e non destinatari di altre agevolazioni.

Per quanto riguarda la competenza ministeriale, la gestione e l’erogazione del fondo rientrano nelle prerogative del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, che fa capo a Luigi Fiorentino, e che opera sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri. La relativa delega è in mano al sottosegretario Alberto Barachini.

SOSTEGNI ALL’EDITORIA 2023, L’ELENCO DEI BENEFICIARI

Il decreto del Capo del Dipartimento, emanato il 12 marzo 2025, ha approvato l’elenco dei soggetti beneficiari in riferimento all’anno 2023, con l’importo assegnato a ciascuna. I contributi saranno erogati, al netto della ritenuta IRES, mediante accredito sui conti correnti indicati nelle domande di accesso all’agevolazione.

Tra i maggiori beneficiari del Fondo straordinario, il gruppo Rizzoli Corriere della Sera, cui vengono riconosciuti oltre 11,3 milioni di euro, seguito da Gedi News Network (6,7 milioni di euro) e Cairo Editore (5,25 milioni di euro).

Anche il gruppo Editoriale Nazionale, editore delle testate QN, Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione, otterrà un contributo pari a 3,7 milioni di euro, mentre Mondadori Media incasserà 2,9 milioni di euro. Nord Est Multimedia, che pubblica tra gli altri Il Mattino di Padova e Il Piccolo di Trieste, beneficierà di 2 milioni di euro.

Tra le altre testate di rilievo, Il Messaggero riceve 1,45 milioni di euro, Il Sole 24 Ore 1,44 milioni, mentre il Corriere dello Sport  1,27 milioni. Anche il gruppo Hearst, editore di vari settimanali e mensili periodici, figura tra i beneficiari con 1,05 milioni di euro.

Nell’elenco compaiono anche altre testate storiche: Il Giornale vede riconosciuto un contributo di 915 mila euro, a La Verità vanno 827 mila euro, per Il Secolo XIX 791 mila euro, a L’Unione Sarda 740 mila euro e a La Gazzetta di Parma 605 mila euro.

Più in basso nella graduatoria, troviamo L’Espresso con 529 mila euro, Il Mattino con 489 mila euro, Il Tempo con 201 mila euro, mentre Domani e Panorama ricevono ciascuno 169 mila euro. Chiude l’elenco Milano Finanza, con un contributo di 141 mila euro.

L’elenco completo è consultabile sul sito ufficiale del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria.

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