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Sbarchi: numeri record, il governo collabora con le ONG

Sono più che raddoppiati gli arrivi irregolari a seguito di sbarchi sulle nostre coste. Tutti i numeri del Viminale nel tradizionale report di Ferragosto 

Sono più che raddoppiati i migranti sbarcati irregolarmente sulle nostre coste. A tracciare il quadro impietoso è stato il report del Viminale che, come da tradizione, viene rilasciato nel giorno di Ferragosto.

NEL 2023 SBARCATE QUASI 90MILA PERSONE IRREGOLARI

Se a parole il governo ha inteso dichiarare una lotta senza quartiere all’immigrazione clandestina, i numeri del Ministero dell’Interno dicono tutt’altro. Al 31 luglio 2023 i migranti sbarcati sono stati 89.158, il 115% in più rispetto al 2022 quando avevano toccato quota 41.435. Il dato più alto dal 2016. Tra i migranti arrivati in maniera irregolare sulle nostre coste 10.285 sono minori non accompagnati, anche in questo caso il confronto con il 2022 è impietoso e segna un + 83,5% (5.605).

BOOM DI SBARCHI DALLA TUNISIA: PIÙ DI 54MILA PERSONE

Gli sbarchi aumentano sempre quando le condizioni climatiche e di navigazione sono favorevoli. Però quest’anno i numeri sono particolarmente alti anche per via delle complicate condizioni sociali ed economiche in cui versa la Tunisia. Non a caso è proprio dalla Tunisia che proviene il maggior numero di imbarcazioni che giunge sulle nostre coste. Dalla Tunisia sono arrivate 54.693 persone, a seguire 30.075 dalla Libia, 4.003 dalla Turchia e 387 dall’Algeria.

LA PRIMA NAZIONALITÀ DICHIARATA È QUELLA GUINEANA

Non sempre, però, il paese di provenienza coincide con la nazionalità dichiarata all’arrivo. In cima tra i paesi di provenienza dichiarati c’è Guinea (11.315), a seguire Costa d’Avorio (11.287), Egitto (7.795), Tunisia (6.761), Bangladesh (6.729), Pakistan (6.161), Burkina Faso (5.507), Siria (4.151), Camerun (3.205) e Mali (3.172).

I CANALI DI ACCESSO LEGALI: SOLO 1000 PERSONE

A fronte dei numeri registrati quest’anno sono davvero esigui gli ingressi di migranti attraverso canali legali quali Reinsediamento, Corridoi umanitari ed Evacuazioni umanitarie. Rispettivamente hanno riguardato 221, 720 e 101 persone, per un totale che arriva a 1.042 persone. Numeri molto limitati anche per quanto riguarda i rimpatri, sebbene in crescita rispetto all’anno scorso. Nel 2022 c’erano stati solo 2mila rimpatri, quest’anno tale cifra è salita a 2.561, in crescita del 28%.

PIÙ DI 1MILIONE DI PERMESSI DI SOGGIORNO RILASCIATI

È da segnalare che sono schizzate in alto le richieste di asilo: nel 2022 furono 42.475, mentre quest’anno sono state ben 72.460, ovvero il 70,59% in più. Tra queste, però, solo 33.880 ne sono state esaminate. Sono diminuiti leggermente i permessi di soggiorno rilasciati, nel 2022 sono stati 1.108.991, nel 2023, invece, 1.089.815.

SBARCHI: DRASTICO CALO DEGLI INGRESSI A SEGUITO DI SOCCORSI DI ONG

Sono più che triplicati gli sbarchi a seguito di soccorsi Sar (Search and rescue), passati dai 19.171 del 2022 ai 64.764 di quest’anno. Invece si sono dimezzati gli sbarchi a seguito di operazioni di soccorso condotte dalle Ong. Nel 2022 le Ong hanno soccorso in mare e aiutato a sbarcare 6.224 persone, quindi il 15,2% del totale degli arrivi. Quest’anno le cose sono andate in maniera molto diversa: le Ong hanno soccorso e fatto sbarcare solo stati 3.777, solo il 4,24% del totale degli arrivi.

MRCC: LA GESTIONE DEGLI SBARCHI

Occorre ricordare che nel Mediterraneo centrale i soccorsi in mare sono coordinati dai Centri Nazionali di Coordinamento del Soccorso Marittimo (MRCC) e il nostro è tra i più attrezzati e meglio organizzati tra quelli attivi tra il Nord Africa e le coste italiane, per questo coordina gran parte delle operazioni che avvengono in quest’area. L’MRCC italiano è gestito dalla Guardia Costiera ma dipende dal ministero dei Trasporti.

SBARCHI: LA COLLABORAZIONE TRA LE ONG E IL MRCC

Come riporta Il Post da qualche tempo le imbarcazioni in arrivo via mare sono così numerose che l’MRCC italiano è stato costretto a chiedere collaborazione alle navi delle ONG per soccorrere quelle in difficoltà. “Uno dei primi casi è accaduto alla nave della ong Open Arms, la Astral. Il 6 luglio la Astral aveva già soccorso autonomamente due imbarcazioni nella zona SAR maltese (entrambi i soccorsi erano stati coordinati dall’MRCC italiano) quando lo stesso MRCC italiano aveva chiesto alla ong di soccorrere altre sei imbarcazioni in difficoltà che si trovavano nei paraggi”, riporta Il Post. Del resto, il mese di luglio ha assistito al maggior numero di arrivi di migranti e richiedenti asilo via mare da sei anni a questa parte: 21.981, un dato così alto non si registrava dal giugno del 2017, quando invece furono 23.524. Difatti lo stesso ministro degli interni Matteo Piantedosi ha ammesso l’esistenza di una specie di collaborazione. “Quel che sta accadendo è la riprova che non abbiamo mai avuto pregiudizi”, ha detto il ministro dell’Interno al Messaggero.

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