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conte schlein vogliono bissare anche in abruzzo

Dopo l’exploit Pd-M5S in Sardegna come cambia la situazione nelle altre Regioni al voto?

Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Umbria le prossime sfide elettorali. La situazione

Elly Schlein ha definito il suo Partito come testardamente unitario, Giuseppe Conte ha cantato Quanto Chiove di Pino Daniele, mentre a destra sembrano volare stracci tra Fdi e Lega per le accuse di fallimento della strategia. Il voto in Sardegna, che ha visto prevalere Alessandra Todde sostenuta dalla coalizione di centrosinistra, potrà aprire a nuovi scenari per le prossime tornate elettorali regionali italiane?

DOVE SI VOTA NEL 2024 (OLTRE CHE IN UE, USA, RUSSIA…)

Oltre alle europee, al voto statunitense, a quello fantoccio in Russia e tante, tantissime altre occasioni di voto in giro per il mondo, infatti, nel 2024 – rimanendo sul suolo italiano – dopo la Sardegna, si voterà in Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Umbria. Andando in ordine, il prossimo appuntamento è fissato per domenica 10 marzo, quindi il 21-22 aprile e poi l’8 e 9 giugno. Per l’Umbria, invece, non ci sono ancora le date ufficiali ma si presume che i seggi saranno aperti tra novembre e dicembre per la successione all’amministrazione leghista di Donatella Tesei.

QUALI SCENARI TRA ABRUZZO, BASILICATA, PIEMONTE

Partendo dall’Abruzzo, allora, l’amministrazione uscente dell’esponente di Fdi Marco Marsilio riuscirà a bissare? In questa Regione, spesso a trazione centrodestra, il presidente in carica (al motto di “Siamo garibaldini”) dovrà vedersela con Luciano D’Amico del “Patto per l’Abruzzo”: una coalizione di centrosinistra che replica il campo largo Pd-M5S-sinistra e include persino le forze calendiane e renziane.  I timori di un amaro revival sardo, per Marsilio, per ora vengono allontanati. Non ci sarà il voto disgiunto che tanto sta facendo discutere a destra in queste ore dopo la vittoria di Alessandra Todde su Paolo Truzzu. Eppure, come ricorda ad esempio Il Messaggero, nel 2019 la Lega trionfò sull’isola dopo aver prevalso proprio in Abruzzo. Dove oggi, intanto, il testa a testa è in corso. “L’appetito vien mangiando”, ha detto Giuseppe Conte.

Passando alla Basilicata, si dovrà capire se il centrodestra confermerà l’uscente Vito Bardi (Forza Italia) per non ripetere l’errore fatto domenica in Sardegna. Da capire sull’altra sponda chi invece verrà presentato dal centrosinistra (Angelo Chiorazzo, Alberto Iannuzzi, Rocco Paternò). Tutto in ballo anche per il Piemonte. Ma il vento sardo può cambiare le carte e trasferire un senso di concretezza elettorale (spesso appartenente alla destra) a Pd e M5S anche per queste altre due tornate elettorali. Dario Franceschini ha avvisato: “La Sardegna indica che la strada imboccata tra mille difficoltà nel settembre 2019 era quella giusta. Ora va percorsa con convinzione e generosità”. E se lo dice Franceschini.

 

 

 

 

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