Vittorio Di Trapani, Segretario dell’Usigrai, finalmente il “giusto contratto” per 250 precari Rai. L’articolo di Gianluca Vacchio per loSpecialista.tv
La Rai si prepara ad assumere – entro la stagione 2021/22 – 340 nuovi giornalisti professionisti. Novanta faranno un concorso su base regionale e saranno destinati già dalla prossima primavera alla Tgr; altri 250, invece, sono “precari” Rai che tra il 2014 e il 2018 hanno svolto lavoro giornalistico nelle Testate e in una trentina di programmi di Rai1, Rai2, Rai3, Radio2 e Radio3. Alcuni con rapporto di lavoro subordinato: redattore desk, autore testi, conduttore, presentatore, collaboratore testi, inviato e videomaker. Altri con contratto di lavoro autonomo: autore testi creativi/espositivi, esperto artistico, esperto letterario e arti figurative, esperto tecnico scientifico, presentatore, inviato, regista e videomeaker. Lo Specialista ne ha parlato con Vittorio Di Trapani, Segretario dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai.
IL PLAUSO DI USIGRAI
“Dopo vent’anni – ha esordito Di Trapani – si dà il giusto contratto a queste 250 persone e si riportano i diritti nei programmi delle Reti. Un traguardo raggiunto perché l’Usigrai ha dato priorità a questo obiettivo. Un’operazione che abbiamo costruito in anni e anni di lavoro. E per fortuna abbiamo incrociato l’attuale amministrazione che ci ha creduto, e mi riferisco all’ad Fabrizio Salini che ha avuto il coraggio, la volontà e la determinazione di arrivare a questa intesa. Questa è la verità dei fatti”. Dove saranno impiegati questi 250 precari? “Nei programmi in cui già lavorano”. Perché il test dei precari è più facile di quello per i 90 giornalisti esterni? “Uno è un concorso per entrare in Rai, l’altro è uno strumento per fare una graduatoria per decidere chi sono i 250 precari da stabilizzare e le relative tempistiche di assunzione. È evidente che i due bandi hanno una finalità diversa. Non posso dire a un giornalista che da dieci anni lavora in Rai fammi vedere se puoi fare il giornalista in Rai”. Sembra quasi una sanatoria? “Direi che è la presa d’atto di diritti maturati in tanti anni di lavoro in Rai”. Quanti saranno i precari che aderiranno a questa selezione interna? “Difficile dirlo ora, ma non ci aspettiamo un’adesione larghissima. Di certo – ha concluso Di Trapani – sarà un po’ superiore ai 250 posti a disposizione”.
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