Dal Governo tre linee differenti sul Patto migranti e asilo. Salvini predica compattezza a Bruxelles, ma il centrodestra in Europa è una maionese impazzita
Non passa giorno senza che Matteo Salvini e la Lega non provino a mettere in difficoltà Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia teorizzando la compattezza e l’unità del centrodestra anche in Europa per scardinare l’asse del Ppe con i socialisti europei. C’è da chiedersi però a quale centrodestra si riferiscano. Basta vedere cosa è successo ieri al Parlamento europeo sul nuovo Patto per le migrazioni. FdI, Lega e Forza Italia hanno votato ognuno in ordine sparso. Per carità, anche le opposizioni non se la passano bene e sono campioni nelle contraddizioni. Ma come ha scritto Marco Iasevoli su Avvenire “il dato più rilevante è che il governo non ha un’idea condivisa sull’Europa che verrà. A partire dai migranti, tema che pure ha fatto da collante per vincere le elezioni nel 2022”.
LA LEGA DI SALVINI SMENTISCE IL MINISTRO PIANTEDOSI
La Lega ha continuato per tutta la giornata a rivendicare il proprio No al Patto. “Una proposta deludente – hanno spiegato fonti del partito – che non risolve in alcun modo il problema dei flussi illegali e clandestini lasciando sola l’Italia, ancora una volta. La Lega ha votato contro l’impianto di questa ‘riforma’, dopo aver proposto soluzioni di buonsenso per fermare le partenze e cooperare con i Paesi d’origine, tutte non prese in considerazione da un parlamento che è evidentemente lontano dagli interessi e dalle richieste di sicurezza dei cittadini europei. Basta con sinistra e socialisti, c’è bisogno di una nuova maggioranza a Bruxelles”. Questa la posizione del Carroccio che, però, non ha partecipato alla durissima conferenza stampa anti immigrazionista di sovranisti e conservatori europei.
Allo stesso tempo il titolare del Viminale, il ministro Piantedosi, che pure è considerato espressione “tecnica” del Carroccio, ha commentato il voto dell’Europarlamento con l’entusiasmo di chi ha vinto una battaglia.
FDI NON SI E’ OPPOSTO AL PATTO SUI MIGRANTI, MENTRE MELONI INCONTRA MICHEL
La posizione di Giorgia Meloni l’ha riassunta il presidente del Consiglio europeo uscente Charles Michel. I due si sono incontrati oggi a Palazzo Chigi. Con la premier italiana “abbiamo concordato che la gestione efficiente della migrazione è una priorità. Con il patto sull’Asilo e la migrazione adottato ieri dal Parlamento europeo – ha scritto Michel sui social – l’Ue sta riformando il suo sistema. L’attuazione è ora fondamentale, permettendo anche rimpatri efficienti”.
With @GiorgiaMeloni we agreed that efficient management of migration is a priority.
With Pact on #Migration and #Asylum adopted yesterday by @Europarl the EU is reforming its system. Implementation now key, allowing also for efficient returns.
And we continue to strengthen… pic.twitter.com/6R2IZtMA4E
— Charles Michel (@CharlesMichel) April 11, 2024
Fratelli d’Italia ha contribuito nei fatti “a far passare il pacchetto – scrive sempre Iasevoli su Avvenire – accompagnando i voti con dichiarazioni semicritiche, ma come partito-guida dei Conservatori europei, che presiede con Giorgia Meloni in persona, deve registrare che molti suoi alleati sono tornati a fare asse con i partiti nazionalisti di `Identità e democrazia:’ un cattivo segnale anche in vista di ciò che accadrà dopo il voto europeo di giugno”. Forza Italia invece rivendica il voto favorevole e la propria appartenenza al Ppe., nel complesso “una maionese dal sapore a dir poco bizzarro”.