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Perché Travaglio bacchetta Mentana (e Gruber se la ride)

Sul Fatto quotidiano Marco Travaglio ‘blasta’ Enrico Mentana per l’intervista con Giorgia Meloni. Lo stesso Mentana che un mesa fa aveva avuto un altro scontro con la giornalista Lilli Gruber

Avevamo raccontato la scorsa settimana il botta e risposta sul Fatto quotidiano tra il direttore Marco Travaglio e il leader del M5S Giuseppe Conte. Al centro della disputa la mancata solidarietà dell’ex premier nei confronti di Giorgia Meloni che era stata presa di mira dal governatore campano Vincenzo De Luca.

A distanza di pochi giorni sempre Meloni fa litigare Travaglio questa volta con Enrico Mentana. “Enrico, perché?” è il titolo dell’editoriale del direttore apparso oggi sul Fatto quotidiano a proposito dell’intervista concessa dalla presidente del Consiglio al TgLa7 mercoledì.

COSA HA SCRITTO TRAVAGLIO, LE ‘ACCUSE’ A MENTANA

Travaglio ha scritto che “gli estimatori di Enrico Mentana (e noi fra questi: stimare non è condividere tutto) sono basiti per lo spettacolino inscenato mercoledì sera al posto del Tg La7: un monologo di Giorgia Meloni detta Giorgia intervallato da assist e battutine del conduttore a tre giorni dalle elezioni”. “Non si capisce perché si sia prestato a quello sketch imbarazzante, per lui e per la Meloni”, ha rincarato la dose Travaglio, secondo cui “il fatto che Mentana si giustificasse ogni due per tre spiegando che era tutto normale, un atto dovuto, nessun regalo, dimostra che era imbarazzato anche lui”.

GLI INTERVISTATORI PREDILETTI DI MELONI, SECONDO TRAVAGLIO

Il direttore del Fatto quotidiano ha poi sostenuto che sarebbe stata la Meloni “in modalità ‘io so’ io'” a pretendere e ottenere “il piedistallo del tg”. Inoltre, ha definito “spiacevoli” alcuni fatti come “il trono regalato alla Meloni, come se fosse più candidata degli altri (invece è pure una candidata finta); il silenzio sugli attacchi della premier ad altri conduttori di La7; e quel clima di complicità fra compari che avrà senz’altro stupito chi ricorda un ben altro Mentana ai tempi del Covid”. Infine, un’accusa molto pesante: “In questa campagna elettorale Giorgia detta Giorgia si è scelta quattro intervistatori: Vespa, Porro, Del Debbio e Mentana. E ora, purtroppo, abbiamo capito perché”.

LE “DOMANDE VERE” E IL “GIORNALISMO” DI LILLI GRUBER

Tra questi conduttori ovviamente non c’è Lilli Gruber, della cui trasmissione spesso e volentieri Travaglio è ospite. Non a caso lo stesso direttore del Fq nel suo editoriale in chi bacchetta Mentana, ha tenuto a sottolineare che proprio “subito dopo” la fine dello speciale del TgLa7, in cui è stata intervistata la premier, “a Ottoemezzo, è tornata la normalità con Salvini bersagliato da Gruber e Giannini con domande vere e, quanto mentiva, con contestazioni. A quel trattamento, detto giornalismo, si sono sottoposti tutti i leader (gli ultimi sono stati Calenda, Magi e ieri Conte) tranne Elly Schlein e appunto Meloni”.

..E GRUBER GONGOLA DOPO LO SCONTRO CON MENTANA

La stessa Gruber che, quindi, avrà gongolato leggendo oggi l’editoriale di uno dei suoi ospiti di punta che sostanzialmente blasta colui col quale neppure un mese fa ha avuto uno duro scontro a mezzo tv. Ovvero quando Gruber – ricorda il Sole24Ore – £ha tacciato il direttore del Tg La7 di «incontinenza» per averle passato la linea in ritardo di un quarto d’ora. Mentana non se l’è tenuta. Con tanto di chiosa minacciosa (difficile non etichettarla così) durante l’edizione serale del Tg chiarendo la propria aspettativa di vedere un segnale da parte dell’azienda: «Domani vedremo se c’è stata qualcosa, sennò trarrò le conclusioni»”.

Presa di posizione che poi c’è stata, con una dichiarazione democristiana alla quale sia Mentana che Gruber poi si sono accodati, nel rispetto reciproco e dei valori dell’azienda, alias Urbano Cairo.

Leggi anche: Meloni fa litigare Travaglio e Conte. Ecco il botta e risposta

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