Il Mit ha deciso di sospendere lo schema di decreto che regolamenta l’uso degli autovelox
Una decisione un po’ a sorpresa. Una retromarcia che non placa le polemiche. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha sospeso lo schema di decreto che regolamenta l’uso degli autovelox, che era in fase di trasmissione alla Commissione europea. La decisione è arrivata su indicazione dello stesso ministro Matteo Salvini, con la motivazione ufficiale della necessità di “ulteriori approfondimenti”. La scelta alimenta il caos sulla vicenda e segna un passo indietro rispetto alla volontà iniziale del Mit di regolamentare il settore, introducendo norme più stringenti sull’uso di questi dispositivi.
IL NODO DELL’OMOLOGAZIONE E LE SENTENZE DELLA CASSAZIONE
Il decreto prevedeva, tra le altre cose, che tutti gli autovelox approvati dal 13 giugno 2017 in poi venissero automaticamente considerati omologati. Questo avrebbe risolto il problema nato da una sentenza della Corte di Cassazione del 18 aprile 2024, che aveva dichiarato non valide le multe per eccesso di velocità emesse da dispositivi non omologati. Adesso, però, con la sospensione del decreto, la questione rimane aperta e gli automobilisti multati continueranno a impugnare le sanzioni, aumentando il numero di ricorsi.
UNA RETROMARCIA POLITICA?
La decisione di Salvini di sospendere il decreto solleva interrogativi sulla strategia politica del ministro. Dopo aver costruito una forte narrazione contro gli autovelox, definiti più volte strumenti di “racket” da parte di alcuni esponenti della Lega, ora il vicepremier sembra frenare. Il timore di uno scontro con le normative europee e la possibilità di una pioggia di ricorsi potrebbero aver suggerito maggiore prudenza. Resta ora da vedere se e quando il Mit tornerà a lavorare sul decreto, con quali eventuali modifiche e quali saranno le ripercussioni sulla gestione delle multe per eccesso di velocità in Italia.
LE PREOCCUPAZIONI DI CODACONS E ASSOUTENTI
Le associazioni dei consumatori hanno espresso perplessità sulla decisione del Mit. Il Codacons ha parlato di un provvedimento che “accresce la confusione nel settore delle multe stradali” lasciando gli automobilisti in balia di regole poco chiare. L’associazione ha sottolineato come l’incertezza normativa possa portare all’uso di dispositivi non omologati da parte dei Comuni e a un aumento esponenziale dei ricorsi.
Preoccupata anche Assoutenti, che ha evidenziato il rischio di una “stangata estiva” per gli automobilisti, con un aumento delle multe nei mesi più caldi. Secondo l’associazione, gli autovelox vengono spesso installati lungo le strade a maggiore percorrenza turistica con l’obiettivo di fare cassa piuttosto che garantire la sicurezza stradale. Per questo motivo Assoutenti ha chiesto l’apertura di un tavolo tra ministero, comuni e associazioni dei consumatori per trovare soluzioni che evitino il caos normativo e il proliferare di ricorsi.