“Sui diritti civili mi sento più in sintonia con la sinistra di buon senso” queste le parole di Marina Berlusconi che hanno creato scompiglio nel dibattito politico
Era inevitabile che fosse uno dei temi della giornata politica. L’intervista di Marina Berlusconi al Corriere della Sera fa gioire la sinistra e dividere la destra. L’occasione è il lancio di una nuova casa editrice che porta il nome di suo padre, Silvio Berlusconi Editore.
MARINA BERLUSCONI: “SUI DIRITTI CIVILI IN SINTONIA CON LA SINISTRA DI BUON SENSO”
Marina, da poco insignita dal presidente Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro, non si è sottratta alle domande di Daniele Manca. Due i concetti, entrambi forti, che sono emersi e hanno fatto titolo: l’allarme dovuto al successo alle Europee di movimenti con idee antidemocratiche e i diritti civili. “Se parliamo di aborto, fine vita o diritti Lgbtq – ha detto – mi sento più in sintonia con la sinistra di buon senso. Perché ognuno deve essere libero di scegliere”.
D’altronde è proprio la ‘libertà’, come ostentato dalla stessa presidente di Mondadori, “la parola d’ordine” al centro del progetto editoriale che “non sarà solo un omaggio a mio padre, ma che vuole dare più forza al pensiero liberale e democratico, contro ogni forma di totalitarismo, nel nome di quella libertà che finisce solo dove comincia quella altrui” ha aggiunto.
Parole che sono piombate come macigni nello stagno del dibattito pubblico, ovviamente tirate per la giacchetta soprattutto dalla sinistra e dalla parte meno conservatore dei moderati.
FORZA ITALIA, FDI E LEGA COME LE TRE SCIMMIETTE
In Forza Italia il commento ufficiale è stato affidato al segretario Antonio Tajani: “Sui diritti Fi ha sempre dato libertà di coscienza a tutti, siamo sempre stati liberi…”. Parole laconiche, che tradiscono forse un certo imbarazzo considerato che per sillogismo le parole della primogenita di Berlusconi sui diritti mettono sullo stesso piano Lega, FdI e proprio Forza Italia. Una sorta di warning, di messaggio in bottiglia ai naviganti di Forza Italia. I più entusiasti all’interno del partito sono (gli ex?) Fascina boys, i deputati Alessandro Sorte e Stefano Benigni.
Mutismo da parte di Fratelli d’Italia. Nessun commento, ‘astensionismo’. Il ministro di FdI Francesco Lollobrigida e il capogruppo del partito Tommaso Foti, interpellati in Transatlantico hanno preferito glissare sulle dichiarazioni della figlia del Cav. “No, no, non ho letto Marina Berlusconi”, ha risposto Foti a chi gli ha chiesto un commento. “Condivido totalmente quello che ha dichiarato Foti”, gli ha fatto eco scherzando Lollobrigida. Cioè? “Che non aveva letto”.
A prendere le distanze con una posizione più marcata è la Lega col vicesegretario Andrea Crippa, forse anche un po’ volutamente allargando il perimetro delle parole della presidente Fininvest. “Io penso che sui diritti civili ognuno possa fare quel che vuole, a casa propria, nella propria camera da letto ognuno può fare quel che vuole, non giudico una persona in base ai propri orientamenti sessuali. Ma secondo me una famiglia è composta da un uomo e da una donna e un bambino deve avere il diritto ad avere una mamma e un papà. Mettere in discussione questi principi vuol dire mettere in discussione il futuro della società” ha detto Crippa.
GIORGIA MELONI PARLA A NUORA (SINISTRA) PERCHE’ SUOCERA (MARINA) INTENDA
A tanti non sono sfuggite le parole della premier Giorgia Meloni in Aula in sede di replica durante dopo le comunicazioni in vista del Consiglio europeo. La risposta data alla deputata pentastellata Gilda Sportiello sembra proprio una indiretta replica a Marina Berlusconi: “Fate propaganda su aborto e diritti Lgbt perché siete a corto di argomenti. Noi non siamo intervenuti su queste normative. Non ci sono novità di legge che abbiamo portato avanti. Se siete disgustati dalle nostre politiche, dovete essere disgustati anche dalle vostre”.
L’ENTUSIAMO DI FRANCESCA PASCALE, EX COMPAGNA DI BERLUSCONI
Chi non lesina complimenti è Francesca Pascale, l’ex compagna di Silvio Berlusconi la quale, in alcune dichiarazioni all’Ansa, giudica “meravigliosa” l’intervista della figlia del Cav “soprattutto dal punto di vista politico. Ma non mi ha fatto un’impressione nuova perché questa è la caratura dei valori di chi abbraccia veramente i liberali ed erano i valori di Silvio Berlusconi. L’animo di Forza Italia è stato con questo passo ed è bello aprire un giornale e finalmente vedere quello che si è sempre manifestato in Forza Italia. Alla fine è il rispetto di tutti, più che una bandiera”.
Pascale, pur sentendosi “vicina alla sinistra perché non c’è ora un partito liberale che accoglie il tema dei diritti”, critica invece la strumentalizzazione di alcuni eventi come il Pride “sempre più politicizzato per l’assenza della destra in tema di diritti”. “Questa intervista rappresenta il fascino e il potere della verità, senza la strumentalizzazione di nessun tipo di bandiera, senza prendere in giro nessuno, soltanto dicendo la verità attraverso il rispetto di tutti che credo sia la cosa fondamentale”, conclude Pascale.