Ok del Senato al ddl sull’intelligenza artificiale. Dal copyright al fascicolo sanitario, ecco le novità
Dopo quasi un anno dall’approvazione in Consiglio dei ministri, il disegno di legge sull’intelligenza artificiale ha ottenuto il primo via libera dal Parlamento. Il Senato ha approvato il testo, composto da 26 articoli, che delega il Governo a emanare entro un anno uno o più decreti legislativi per adeguare la normativa italiana al regolamento europeo del 13 marzo 2024. Il provvedimento stabilisce che i sistemi di intelligenza artificiale devono rispettare l’autonomia decisionale dell’uomo, garantendo sorveglianza e intervento umano.
TRASPARENZA E TRATTAMENTO DEI DATI
Il disegno di legge, a firma del sottosegretario al ramo Alessio Butti, introduce regole per la gestione dei dati nell’intelligenza artificiale, imponendo che le informazioni su questi processi siano presentate in modo chiaro e semplice per garantire trasparenza e diritto di opposizione al trattamento dei dati personali. Per i minori di 14 anni, l’accesso alle tecnologie IA richiede il consenso dei genitori, mentre chi ha tra 14 e 18 anni può autorizzare il trattamento dei propri dati solo se le informazioni fornite sono comprensibili e facilmente accessibili.
USO DEI DATI PER L’ADDESTRAMENTO DELL’IA
Entro un anno dall’entrata in vigore della legge, il Governo dovrà emanare decreti legislativi per disciplinare l’uso di dati, algoritmi e metodi matematici nell’addestramento dell’intelligenza artificiale. Saranno definite le regole per chi intende utilizzare questi strumenti, con l’introduzione di tutele risarcitorie e sanzioni in caso di violazione. Le controversie su questa materia saranno affidate alle sezioni specializzate in materia d’impresa.
SICUREZZA NAZIONALE E SERVER IN ITALIA
L’ambito di applicazione della legge esclude attività legate alla sicurezza nazionale, alla cybersicurezza e alla difesa svolte dalle Forze armate. Il provvedimento prevede che i sistemi di intelligenza artificiale destinati all’uso pubblico debbano essere installati su server ubicati in Italia per garantire la sovranità e la sicurezza dei dati sensibili.
TUTELA DEL DIRITTO D’AUTORE E NUOVE NORME PENALI SULL’IA
Il disegno di legge riconosce la protezione del diritto d’autore anche per le opere generate con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, purché frutto di lavoro intellettuale. Inoltre, consente l’estrazione di testo e dati da opere e materiali accessibili legalmente, utilizzando modelli di intelligenza artificiale, compresa quella generativa.
Sul fronte penale, il provvedimento introduce un’aggravante per i reati commessi tramite IA quando questa costituisca un mezzo insidioso o ostacoli la difesa pubblica o privata. Inoltre, nel caso di attentati ai diritti politici dei cittadini, la pena va da 2 a 6 anni se l’inganno è perpetrato con l’intelligenza artificiale. Viene anche punita con la reclusione da 1 a 5 anni la diffusione non consensuale di contenuti generati o alterati con IA che possano ingannare sulla loro autenticità.
L’IA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E NELLA GIUSTIZIA
L’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione avrà solo un ruolo di supporto e non potrà sostituire la responsabilità decisionale umana. Le PA dovranno adottare misure tecniche e formative per garantire un utilizzo responsabile dell’IA. Anche nella giustizia, ogni decisione su interpretazione delle leggi e valutazione delle prove resterà esclusivamente ai magistrati, mentre il Ministero della Giustizia disciplinerà l’uso dell’IA per l’organizzazione e la semplificazione dei servizi giudiziari.
USO DELL’INTELLIGENZA ARTIIFICILALE IN AMBITO SANITARIO
In ambito sanitario è impiegata per migliorare prevenzione, diagnosi e cura, garantendo il rispetto dei diritti e la protezione dei dati personali. È vietato l’uso discriminatorio dell’IA per l’accesso alle prestazioni sanitarie. I sistemi di intelligenza artificiale devono supportare le decisioni mediche senza sostituirle, essere affidabili, aggiornati e verificati per minimizzare gli errori e garantire la sicurezza dei pazienti.
Il decreto legge 179/2012 viene modificato con l’introduzione dell’articolo 12-bis, che disciplina l’uso dell’IA nel settore sanitario tramite decreti del Ministro della Salute, in collaborazione con le autorità competenti e la Conferenza Stato-Regioni. Infine, il trattamento dei dati per ricerca e sperimentazione scientifica su IA per finalità terapeutiche e farmacologiche è riconosciuto di rilevante interesse pubblico. La regolamentazione di tali trattamenti sarà definita con un decreto del Ministro della Salute, sentiti enti di ricerca e autorità competenti.
INVESTIMENTI E RICONOSCIBILITA’ DEI CONTENUTI IA
Il disegno di legge autorizza investimenti fino a 1 miliardo di euro per imprese operanti nei settori dell’intelligenza artificiale, cybersicurezza e calcolo quantistico, utilizzando risorse del Fondo di sostegno al venture capital. Inoltre, introduce l’obbligo di rendere chiaramente riconoscibili i contenuti generati o alterati dall’IA, tramite segni identificativi visibili o annunci audio per i contenuti sonori, con l’acronimo “IA”.