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Giorgia meloni

Giorgia Meloni day. Ecco cosa ha detto la premier all’Assemblea di FdI

La premier Giorgia Meloni ha dettato la linea alla riunione del partito, difendendo la famiglia e rivendicando le scelte del Governo. Un bilancio a 360 gradi dopo un anno dalle elezioni

Tra le anticipazioni del libro di Alessandro Sallusti (‘La versione di Giorgia’) che hanno inondato le pagine dei giornali e il profluvio di dichiarazioni dalla prima Assemblea nazionale di FdI post elezioni, oggi tutti i taccuini e i microfoni sono rivolti verso Giorgia Meloni. La premier e presidente di FdI ha mandato pizzini agli alleati, rivendicato le decisioni del governo e delle nomine del partito, difeso a spada tratta la famiglia, inviato messaggi non troppo velati ai malpancisti interni, attaccato la sinistra e le opposizioni. La Meloni non si è certo risparmiata, ostentando orgoglio per il percorso fatto e lanciando i congressi provinciali che si terranno entro fine anno.

“ARIANNA PENALIZZATA PERCHE’ MIA SORELLA. IO ANCORA PRESIDENTE FDI”

“Si è parlato di Arianna Meloni, militante da quando aveva 17 anni, sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella” ha detto la premier evidenziando come “volutamente” sia stato “strumentalizzato” il ruolo della sorella e provando a scrollarsi di dosso l’etichetta di partito “familistico” e “asserragliato”. Non ha alcuna voglia di lasciare la guida di Fratelli d’Italia (“Intendo continuare a fare il presidente di FdI fino a quando non deciderete di sostituirmi”).

Ha difeso le nomine che più volte hanno creato polemiche e “nervosismo” verso “un mondo non ricattabile e impermeabile alle lusinghe e agli interessi dei lobbisti”. Ha puntato il dito contro dossieraggi e fake news e contro chi ha gettato “fango gratuito perfino sui familiari” che alla fine “è stato un boomerang”.

I PROSSIMI OBIETTIVI: CONGRESSI PROVINCIALI E ELEZIONI EUROPEE

Giorgia Meloni ha poi indicato le prossime tappe e sfide che riguardano FdI. Sul piano organizzativo entro la fine dell’anno si svolgeranno i congressi provinciali e locali. Una decisione che per alcuni osservatori è sembrata più un contentino per sedare i mal di pancia interni emersi nelle scorse settimane.

Il congresso nazionale, infatti, è confermato che si terrà dopo le europee. Con riferimento poi al voto del prossimo giugno: “Abbiamo fatto qualcosa di impensabile in Italia, non c’è ragione di credere che non si possa fare altrettanto in Europa. Per questo – ha detto Meloni – dobbiamo aspettarci una campagna elettorale durissima, destinata ad infiammarsi mese dopo mese. Dovremo farla, come dicono gli spagnoli, con la ‘cabeza fria’ e il ‘corazon caliente'”.

I RISULTATI DEL GOVERNO GUIDATO DA GIORGIA MELONI

Sul fronte Governo Meloni ha rivendicato quanto fatto finora, snocciolando dati e provvedimenti approvati, dai rave al decreto Cutro, e ostentando l’orgoglio per la guida del Paese: “A testa alta ovunque, con noi l’Italia ha qualcosa in più” e ancora “Torniamo a sperare, economia più solida e credibilità”.

Non è mancata una sferzata ai suoi aprendo l’assemblea generale di FdI: “’Il dibattito politico – ha avvertito – sarà ancora più feroce, gli attacchi si moltiplicheranno, le trappole e anche i tentativi di disarcionarci”. Poi una battuta sul suo sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, al centro di alcune polemiche per il suo duplice ruolo: “Fazzolari cura la comunicazione, chi dovevamo metterci Formigli?”.

IL MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI A SALVINI E TAJANI: “NO EGOISMI”

Alle europee “c’è un sistema elettorale proporzionale che ci richiede presenza, passione, energia al fine di esaltare la nostra identità politica, da una parte, dall’altra dobbiamo essere consapevoli di un vincolo di coalizione che richiede grande senso di responsabilità. Noi siamo al governo della Nazione e per noi fare gli interessi dell’Italia è prioritario. E sono certa che anche i nostri preziosi alleati di governo – è il richiamo di Giorgia Meloni – siano consapevoli del fatto che il peso che tutti insieme abbiamo sulle spalle è talmente grave da non consentirci di sprecare energie in eventuali atteggiamenti egoistici di qualsiasi genere”.

Chiusura con il ricordo di Lucio Battisti, in occasione del venticinquesimo anniversario della sua morte: “Ecco, ‘non sarà un’avventura. Non è un fuoco che col vento può morire’”, ha concluso il suo lungo intervento la premier dicendosi “fiera” e convinta che questo sia “solo l’inizio”.

 

– Leggi anche: Come va (male) la crescita nell’Eurozona, parla Peirone (Friedman Institute)

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