Skip to content

meloni selfie

I selfie della politica estera della premier Meloni

Da Modi a Sunak, da Zelensky ad Abiscal, anche Giorgia Meloni non è immune alla politica dei selfie

Era la sera del 23 ottobre 2022, sulla terrazza del Gran Melià di Roma, hotel 5 stelle con vista sul Vaticano. Erano trascorse appena 24 ore dal giuramento del governo Meloni al Quirinale. La neo presidente del Consiglio incontrava in maniera informale il presidente francese Emmanuel Macron. Il primo bilaterale internazionale, seppure non ufficiale, della premier italiana. Ancor prima di presentarsi in Parlamento per ottenere la fiducia.

Ecco cosa scriveva quel giorno il Corriere della Sera: “Un lungo faccia a faccia durato più di un’ora, informale quanto si voglia, non ufficiale, voluto da Giorgia Meloni e subito accettato da Emmanuel Macron. Il suo primo impegno internazionale”.

meloni macron

Un incontro suggellato anche con una nota, questa sì ufficiale, di Palazzo Chigi: “Cordiale e proficuo confronto, di oltre un’ora, tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. Nel corso del colloquio, seppur informale, sono stati discussi tutti i principali dossier europei: la necessità di dare risposte veloci e comuni sul caro energia, il sostegno all’Ucraina, la difficile congiuntura economica, la gestione dei flussi migratori. I Presidenti Meloni e Macron hanno convenuto sulla volontà di proseguire con una collaborazione sulle grandi sfide comuni a livello europeo e nel rispetto dei reciproci interessi nazionali”.

Allora non c’erano ancora nè Fabrizio Alfano e né Mario Sechi e si vociferò anche di polemiche interne allo staff della neo premier perché a gestire la narrazione della prima uscita della Meloni in ambito internazionale era stato, anche con i media italiani, l’Eliseo mentre Palazzo Chigi andava a rimorchio.

Stiamo parlando del presidente della Repubblica francese, quella stessa Francia presa di mira dalle ultime dichiarazioni di Giorgia Meloni, martedì sera in Parlamento, che hanno aperto un caso ‘diplomatico’ con il predecessore Mario Draghi. Ecco cosa ha detto l’attuale premier: “Mi ha molto colpito che si sia fatto riferimento al grande gesto da statista del mio predecessore Mario Draghi e la foto in treno verso Kiev con Macron e Scholz. Per alcuni la politica estera è stata farsi foto con Francia e Germania quando non si portava a casa niente. L’Europa non è a tre ma a 27, bisogna parlare con tutti: io parlo con la Germania, la Francia e pure con l’Ungheria, questo è fare bene il mio mestiere”.

LE FOTO DI MELONI CON BIDEN E ZELENSKY

Anche gli oppositori e i detrattori di Giorgia Meloni convengono sul fatto che il meglio di sé il governo a trazione destra-centro lo sta dando proprio in politica estera, dove  la leader di Fratelli d’Italia può giocare la partita in solitaria, grazie alle sue competenze e senza gli impedimenti della politica interna.  Anche per l’attuale premier le immagini sono sostanza e a volte parlano più delle frasi di circostanza.

Così, ovviamente, sono stati immortalati e rilanciati sui propri canali social gli incontri più importanti. Come quando lo scoro febbraio, dopo quattro mesi dall’insediamento, riuscì a organizzare il viaggio a Kiev dal presidente ucraino Zelensky.

meloni kiev

Oppure quando il 13 maggio invitò sempre Zelensky a Palazzo Chigi.

I SELFIE CON MODI E LE FOTO ‘SPONTANEE’ CON SUNAK

Emblematici anche i selfie con il premier indiano Narendra Modi, l’ultimo alla Cop28 di Dubai con l’hashtag #Melodi postato dalla stessa Meloni. Ovvero la crasi tra i cognomi dei due leader che è diventata subito virale. L’obiettivo, neppure tanto mascherato, era quello di intercettare un fenomeno scoppiato in India nei mesi scorsi con una vera Meloni mania. Tant’è che sono tanti i followers indiani dei profili social della premier, che non si fanno pudore di enfatizzare l’empatia tra Modi e Meloni.

Oppure che dire dell’intesa fortemente ricercata con il primo ministro britannico, il conservatore Sunak?

Sono numerose le foto, più o meno spontanee, rilanciate sul profilo personale della premier italiana mentre si trova al lavoro o sorridente con l’omologo britannico. Sul piano politico, con particolare riferimento alle politiche migratorie, Meloni ha spesso sfruttato anche sul fronte interno la sponda dell’amicizia e dei rapporti instaurati con Sunak.

LA POLITICA DEI SELFIE CON ORBAN E ABASCAL, SULLO SFONDO LE EUROPEE

Nella frase a braccio, detta martedì in Parlamento, che tante accuse le ha attirato, Meloni ha spiegato che oltre a Francia e Germania bisogna parlare con tutti, ad esempio anche con l’Ungheria. Ed ecco lo scatto con il premier ungherese Orban, a  margine del Vertice sulla demografia a Budapest. Erano i giorni in cui la presidente della commissione Ue von der Leyen aveva dato incarico all’ex premier Mario Draghi di rilanciare la competitività in Europa, come consulente di Bruxelles.

Che con le foto anche Meloni fa politica, lo dimostra infine il famoso selfie fatto dalla premier – nonché leader di FdI e dei Conservatori europei – con il presidente del partito spagnolo Vox Santiago Abascal la sera del 17 novembre, ovvero il giorno dopo l’elezione per la terza di Pedro Sanchez alla guida del governo iberico. Meloni incontrò Abascal come leader politico di destra, ma non chiamò il socialista Sanchez nelle sue vesti di premier per congratularsi della nuova elezione. Se non è politica questa..

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su