Pd, Lacarra annuncia che per le candidature alle regionali in Puglia deciderà la Segreteria nazionale a Roma
Il Pd in Puglia non trova l’accordo, per le candidature alle regionali deciderà la Segreteria nazionale a Roma. La decisione è arrivata nel corso della direzione regionale convocata dal segretario Marco Lacarra. “Le sorti della Puglia definiranno anche il futuro dell’alleanza di governo, anche qualora il contributo mancato del Movimento 5 Stelle dovesse essere decisivo per la vittoria in questa Regione” ha detto il segretario.
I CANDIDATI
Per settimane si è cercato un accordo sui nomi dei 50 candidati (15 a Bari, 10 a Lecce, 8 a Foggia, 7 a Taranto, 5 a Brindisi e 5 nella Bat) che si presenteranno alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre nella coalizione di centrosinistra. Su Bari sembrano confermati tutti i ‘big’: Mario Loizzo, Gianni Giannini, Domenico De Santis, Francesco Paolicelli, Leonardo Palmisano e Anita Maurodinoia. Su Brindisi confermato l’uscente Fabiano Amati. Su Foggia ok all’assessore Raffaele Piemontese e al capogruppo Paolo Campo. A Taranto via libera per gli uscenti Donato Pentassuglia e Michele Mazzarano. Sembra essere chiusa la polemica sulle deroghe per il quarto mandato di Pentassuglia (lo Statuto ne prevede tre) e per il quinto di Loizzo – ribattezzato “l’Highlander dei candidati”. Lacarra ha aggiunto che non ci sono problemi di doppia preferenza, “anzi in alcune federazioni il 60/40 è stato superato e siamo al 50 e 50 fra uomini e donne”.
I NODI
I nodi sono due. Il primo è la candidatura di Elena Gentile, epurata dalla Segreteria di Foggia e ora forse accolta (con alcune resistenze) dalla Segreteria di Lecce – qui in lista ci sono tra gli altri Sergio Blasi e Loredana Capone. Il secondo nodo riguarda il ricorso nella Bat, dove figurano soprattutto gli uscenti Filippo Caracciolo e Ruggiero Mennea contro la candidatura del civico Sabino Zinni ad Andria, capace di sottrarre voti agli altri candidati. Su questo Lacarra ha annunciato: “Sono convinto che verranno messe da parte le ambizioni personali e l’autoconservazione di alcuni, e si metta al centro di tutto il Pd e la vittoria del centrosinistra alle elezioni; le liste presentate dalle federazioni sono tutte fatte con criterio; cionondimeno ci sono alcune liste che sono incomplete”. Ed ecco la proposta del segretario: “Chiederei fosse dato mandato di completare le liste o eventualmente apporre verifiche sulla base di un lavoro fatto di concerto con il segretario di federazione e con la Segreteria nazionale”. La decisione sembra indispensabile e il motivo lo ha spiegato lo stesso Lacarra: “Daremo un segnale ai media che il partito esce unito e che le liste hanno bisogno solo di limature”. La proposta è passata all’unanimità e adesso sarà Roma a sciogliere i nodi del Pd pugliese.