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Campobasso

Elezioni a Campobasso: la corsa a tre e i programmi di centrodestra e centrosinistra

Elezioni a Campobasso: si sfida il Campo largo con Marialuisa Forte mentre il centrodestra di Aldo De Benedittis confida nell’effetto contagio dall’Abruzzo 

Campobasso va al voto il prossimo 8 e 9 giugno per scegliere un nuovo sindaco. A giocarsi la poltrona di primo cittadino sono: Marialuisa Forte per il Campo largo, Aldo De Benedittis per il centrodestra e Pino Ruta per il Cantiere Civico. Ha deciso di non ricandidarsi la prima cittadina uscente, Paola Felice (Movimento 5 Stelle), che indossa la fascia dal 2023 quando ha dovuto sostituire il neoeletto consigliere regionale Roberto Gravina.

ELEZIONI CAMPOBASSO: DE BENEDITTIS PROMETTE UNA “POLITICA DELL’ASCOLTO”

Il centrodestra spera nell’effetto contagio che dall’Abruzzo possa giungere nel confinante Molise. A sostenere la candidatura di Aldo De Benedittis, avvocato ed ex assessore al Bilancio, il centrodestra nella sua formazione completa: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Popolari per l’Italia, Noi moderati e Udc. La “visione di comunità” di Aldo De Benedittis, come si legge nel suo programma, “affonda le sue radici nei bisogni e nelle esigenze dei cittadini di oggi, senza perdere di vista gli orizzonti delle nuove generazioni”. Promette di praticheremo una “Politica dell’Ascolto”, senza “personalismi” e senza ricorrere a “scelte che non si riconnettano ai bisogni reali e quotidiani delle persone”.

Queste sono le premesse. Andando alla sostanza delle proposte programmatiche, quella che immagina Aldo De Benedittis è una città più moderna, più connessa e più digitale. “L’investimento sulle infrastrutture digitali consentirà ai cittadini di beneficiare maggiormente dei servizi comunali”, investimenti che serviranno ad aumentare la “sicurezza dei quartieri” e “eseguire interventi per modernizzare i monitoraggi ambientali”.

Impulso anche alla mobilità sostenibile, autonoma o di comunità perché “l’invecchiamento della popolazione ed il crescente aumento dei flussi migratori, fanno sì che un certo tipo di domanda di mobilità aumenti, per cui è necessario aumentare il trasporto pubblico e razionalizzare le corse degli autobus”. Tra gli obiettivi di De Benedittis c’è il contrasto alla “dispersione scolastica”, “incentivare lo sport” ma trovano spazio anche politiche ambientali che puntano alla “riduzione progressiva della plastica monouso”, “attuare il protocollo di Kyoto” e incentivare l’installazione di fonti energetiche per l’autoconsumo.

Nell’ambito delle politiche sociali De Benedittis vorrebbe garantire “servizi di sup­porto psicologico e di aiuto materiale alla persona”, incentivare “servizi di assistenza domiciliare”, fornire un impegno, socialmente utile, alle persone inoccupate e rafforzare le strutture degli asili nido. “In conclusione – scrive De Benedittis -, la nostra visione di comunità parte dalle esigenze dei cittadini di oggi, ma guarda, con attenzione, alle generazioni future”.

CAMPOBASSO È FORTE: IL CLAIM DELLA CANDIDATA DEL CENTROSINISTRA MARIALUISA FORTE

Una città forte e quindi inclusiva: è quella che immagina Marialuisa Forte, insegnante e dirigente scolastica, che si candida alla guida del capoluogo molisano potendo contare sul sostegno delle liste Movimento 5 stelle, Partito democratico e Alleanza Verdi-Sinistra. “Il Comune di Campobasso ha un bilancio sano”, si legge nella premessa del programma della candidata di centrosinistra, “conti in ordine” che hanno beneficiato dei “finanziamenti ottenuti dai bandi PNRR” e degli altri fondi europei. Un tesoretto di circa “cento milioni di euro che daranno alla città spazi formativi e culturali innovativi, sicuri, energeticamente autosufficienti, nuova viabilità e nuovi servizi”.

Insomma, i punti di partenza sono buoni per realizzare quello che immagina, e promette, Marialuisa Forte. Nel programma declina l’idea di inclusività in molti modi. La candidata del campo largo molisano vuole introdurre in città quello che manca a livello nazionale: il salario minimo da 9 euro lordi all’ora “nei capitolati di appalto di tutte le gare indette della città di Campobasso”. Ma non solo. La candidata di centrosinistra ha in mente di attivare un piano per il “lavoro agile per uomini e donne con esigenze di accudimento di minori e/o persone non autosufficienti”, di attivare piani di “micro-credito giovani”, di abbattere le “barriere architettoniche mediante applicazione del nuovo PEBA, già licenziato dall’amministrazione comunale nel corso dell’ultima consiliatura” e di potenziare i “progetti di accoglienza (S.A.I.) a titolarità comunale, destinati a persone migranti, con la realizzazione di protocolli di intesa con enti del terzo settore ed attività commerciali della città”.

Campobasso deve essere anche una città più sostenibile. Oltre al trasporto e alle zone a traffico limitato, la candidata sindaco punta il dito sul ciclo integrato dei rifiuti: “la raccolta differenziata, ad oggi ben oltre il 50%, raggiungerà, entro il termine dell’anno, la percentuale del 65%. L’obiettivo triennale è il raggiungimento del riconoscimento di “Comune Riciclone”. Si proseguirà nel monitoraggio dei punti di forza e delle criticità della raccolta differenziata”.

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