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Di cosa hanno parlato gli italiani sui social nel 2023 (anche senza Sinner)

Pubblicati i dati della prima indagine SocialData sul web. Calcio, politica, Sanremo tra i temi più discussi sui social (non da Sinner)

Il tema preferito è di gran lunga il calcio. Poi tanta politica, i rincari, la scuola e Sanremo, prima ancora delle guerre e del cambiamento climatico. Sono i principali focus, in ordine, di cui gli italiani hanno discusso sui social nel 2023, con un sostanziale ma solo apparente parallelismo con la gerarchia delle notizie di cui danno conto i media. Lo ha verificato una innovativa indagine sulla società italiana che appare dalle conversazioni sul web, sui social: il rapporto annuale SocialData su ‘La società italiana raccontata dalle conversazioni web e social’.

SINNER ‘FUORI CAMPO’ SUI SOCIAL

Un rapporto che ovviamente non è riuscito a intercettare alcuna conversazione sui social network di Jannik Sinner perché non ce ne sono. Il campione italiano di tennis, fresco vincitore degli Australia Open, proprio ieri in conferenza stampa ha detto che alla mondanità e ai social preferisce i libri, con l’appello rivolto ai suoi coetanei. “Rispetto i social, ma non li amo: ai ragazzi dico, state attenti, la vita vera non e’ lì.. Io personalmente vivo meglio senza e continuerò a fare così”, un invito pesante, nei tempi delle polemiche su haters e conseguenze dei messaggi via social.

CALCIO, POLITICA, SICUREZZA, SANREMO TRA I TEMI DISCUSSI DAGLI ITALIANI SUI SOCIAL

Tornando al rapporto di SocialData, quello che emerge è un quadro per certi versi scontato e per altri sorprendente: non fosse altro perché, come ha notato commentando i dati Paolo Mieli, “siamo di fronte ad un evento epocale: questo è il primo sondaggio fatto in Italia su quello di cui veramente parlano le persone. In cui le informazioni che raccogliamo sono disponibili in modo indiretto e non filtrato, senza che i soggetti sappiano di essere ‘intercettati'”. E quindi, da questa analisi all’insaputa degli intervistati, emerge intanto che la politica interessa ancora le persone. E anche che la sicurezza è tra i bisogni sociali più citati dagli italiani sul web, con 9,6 milioni di contenuti che, nel 2023, hanno menzionato questa parola, e 1,8 miliardi di interazioni.

Eppure all’interno di questo “sentiment” la questione femminicidi, delle molestie e dello stalking ha provocato “solo” 54 milioni di interazioni, rispetto ai 175 milioni attribuiti alla questione dei furti, delle rapine e delle aggressioni e ai 99 milioni per gli omicidi. Anche sul tema del lavoro rispetto agli 11 milioni di contenuti e gli 1,5 miliardi di interazioni, la stragrande maggioranza degli utenti si preoccupa soprattutto del valore degli stipendi, con 129 milioni di interazioni, rispetto alle questioni delle morti bianche (23 milioni) o della disoccupazione (20 milioni).

Quanto al capitolo più politico, nella gerarchia dei politici più citati svettano, ma il dato non sorprende, Meloni e Salvini anche se dopo di loro appare Schlein e solo dopo Conte, con tutto che il leader M5s può vantare alle sue spalle un pubblico indubbiamente più legato all’universo web. E spicca un altro interessante dato relativo alle scomparse ‘celebri’: la morte di Berlusconi ha catalizzato sul web la somma di tutti gli altri 9 addii di personaggi famosi, superando di lunga anche quella del due volte presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

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