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Cos’è l’Autorità antiriciclaggio Ue e chi sono gli sfidanti di Roma

Roma vuole l’AMLA, l’Autorità europea antiriciclaggio: il governo pronto a mettere sul tavolo un investimento da 27 milioni di euro 

Il prossimo 22 febbraio Bruxelles deciderà a quale dei paesi candidati affidare la sede dell’Autorità antiriciclaggio dell’Unione europea (Amla). Tra le candidate c’è anche Roma, che – dopo l’umiliazione subita con Expo2030 – propone di ospitare la sede dell’Autorità nel quartiere Eur, nelle due Torri dell’ex Ministero delle Finanze, proprio davanti alla Nuvola, costruite nel 1961 e in via di ristrutturazione (la riqualificazione degli immobili di Cassa Depositi e Prestiti terminerà entro l’estate). La decisione sarà presa con il voto dell’Eurocamera e dei Paesi membri.

COS’È L’AMLA, LA NUOVA AUTORITA’ ANTIRICICLAGGIO DELL’UE

L’AMLA sarà l’Autorità europea deputata a supervisionare il rispetto della normativa antiriciclaggio europea. Inoltre, l’AMLA coordinerà le unità di informazione finanziaria negli Stati membri. L’Autorità avrà poteri di supervisione diretta e indiretta sui soggetti obbligati ad alto rischio nel settore finanziario. Il Consiglio Ue e il Parlamento hanno raggiunto un accordo sulla creazione della nuova Autorità lo scorso 13 dicembre.

LE NOVE CITTÀ CANDIDATE

Sono nove le città (non tutte capitali) a candidarsi per ospitare l’AMLA: Roma (Italia), Vienna (Austria), Vilnius (Lituania), Riga (Lettonia), Francoforte (Germania), Dublino (Irlanda), Madrid (Spagna), Parigi (Francia), Bruxelles (Belgio).

I CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELL’AMLA E GLI EQUILIBRI GEOPOLITICI

L’Ue seguirà cinque criteri per scegliere a quale delle nove città candidate assegnare l’AMLA: data di operatività, accessibilità del luogo, esistenza di adeguate strutture educative per i figli dei dipendenti, accesso al mercato del lavoro, alla sicurezza sociale e all’assistenza medica per i figli e per i coniugi, e l’equilibrio geografico. In merito a quest’ultimo aspetto va sottolineato che Roma non ospita agenzie o istituzioni dell’Ue ma in Italia ci sono due agenzie decentrate: la Fondazione europea per la formazione professionale (Etf) a Torino e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) a Parma.

I TRE PUNTI DI FORZA DELLA CANDIDATURA ITALIANA

Il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, accompagnato dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha presentato la candidatura di Roma rispondendo alle domande della Commissione Affari economici (Econ) dell’Eurocamera (presieduta dalla democratica Irene Tinagli) e dei rappresentanti del Consiglio dell’Ue. Le armi dell’inquilino del Campidoglio sono state: la sede da 17 mila metri quadri all’Eur dedicata unicamente all’Amla, il collegamento con le altre capitali europee garantita dall’aeroporto di Fiumicino (premiato per sei volte consecutive come miglior scalo aereo d’Europa) e altri servizi e opportunità pensati per i dipendenti dell’AMLA e le loro famiglie. Inoltre, come ha sottolineato il sindaco Gualtieri, “tutte le autorità nazionali antiriciclaggio hanno sede a Roma e forniscono un ecosistema ideale per l’Amla”, come la Banca d’Italia e la scuola superiore della Guardia di Finanza.

I SERVIZI E LE AGEVOLAZIONI OFFERTE AI FUTURI DIPENDENTI DI AMLA

Tra i punti di forza della Capitale, Gualtieri ha sottolineato come Roma offra “condizioni abitative accessibili e un’ampia rete di scuole internazionali”. Cosa vera se il mercato immobiliare romano viene paragonato a quello delle maggiori capitali europee. A questo si aggiunge che lo Stato è disponibile a offrire “un contributo permanente di 2 milioni di euro per le spese educative dei figli” dello staff AMLA, una convenzione speciale per la sanità e un centro per l’impiego. Il pacchetto di servizi e benefici prevede anche l’esenzione sull’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), sull’Iva per tutti i mobili e i primi veicoli.

L’EDIFICIO DELL’AMLA NEL CUORE DELL’EUR

L’edificio con cui Roma si candida a ospitare l’AMLA, stando a quanto riportato sul sito che promuove la candidatura della Capitale, sarà operativo fin dal primo giorno. potrà ospitare fino a 450 dipendenti e disporrà delle più recenti tecnologie di risparmio energetico, sicurezza digitale e infrastrutture di rete di altissimo livello, di uffici openspace, di aree verdi interne e parcheggi auto. Inoltre, cosa più importante, l’edificio sarà dotato di sistemi di sicurezza informatica in grado di garantire la riservatezza di tutti i dati trattati dall’Autorità.

Nelle parole del sindaco Gualtieri l’edificio che potrebbe ospitare AMLA, attualmente in fase di ristrutturazione, è ancora più imponente e arriva a superare i “17.000 mq” e potrà “ospitare fino a 524 dipendenti”. Inoltre, a differenza delle altre candidature, “sarà interamente dedicato ad AMLA, compresi gli spazi esterni di accesso, le aree verdi e l’ampio parcheggio”. “Infine – ha concluso il sindaco Gualtieri -, l’Italia concederà 27 milioni di euro nei primi otto anni per l’affitto o l’intero costo di avviamento”.

CHI SPONSORIZZA LA CANDIDATURA DI ROMA

A fare da sponsor per la candidatura della Capitale, insieme al primo cittadino, ci sono la premier Giorgia Meloni, il ministro degli esteri Antonio Tajani, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia e Bruna Szego, Capo dell’unità di supervisione e normativa antiriciclaggio della Banca d’Italia.

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