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Cos’è e chi fa parte di Singla, il nuovo sistema allo studio per le liste d’attesa

Il Governo dovrebbe approvare prima delle Europee il decreto legge sulle liste d’attesa. Allo studio il sistema Singla, con una cabina di regia con vari esperti e rappresentanti istituzionali

In arrivo a ridosso del voto per le Europee il tanto atteso decreto legge che, nelle intenzioni della premier Meloni e del ministro della Salute Schillaci, dovrebbe dare una consistente sforbiciata alle liste d’attesa, vero macigno che pende sulla salute dei cittadini.

Nelle ultime ore è iniziata a circolare una bozza del provvedimento che sarà probabilmente approvato al primo Consiglio dei Ministri di giugno e che dovrebbe prevedere monitoraggio, segnalazioni e visite anche nel weekend. Il capitolo delle risorse al momento non è ancora chiaro, così come le modalità e i contorni della sinergia con le strutture private convenzionate.

GLI OBIETTIVI DELLA PIATTAFORMA NAZIONALE

La bozza di decreto prevede innanzitutto una Piattaforma nazionale ad hoc, istituita presso Agenas, finalizzata a realizzare l’interoperabilità con le piattaforme per le liste di attesa relative a ciascuna regione e provincia autonoma. L’obiettivo è quello di garantire l’efficacia del monitoraggio di livello nazionale in merito alla misurazione delle prestazioni in lista di attesa sul territorio nazionale; la disponibilità di agende sia per il sistema pubblico che per gli erogatori privati accreditati; la verifica del rispetto del divieto di sospensione delle attività di prenotazione; la modulazione dei tempi di attesa in relazione alle classi di priorità. Ma anche la produttività con tasso di saturazione delle risorse umane e tecnologiche; e l’appropriatezza nell’accesso alle prestazioni.

A fronte di inefficienze o anomalie emerse a seguito del controllo delle agende di prenotazione, l’Agenas può attuare meccanismi di audit nei confronti delle aziende sanitarie titolari con finalità di verifica del corretto funzionamento del sistema di gestione delle liste di attesa.

COS’E’ SINGLA

Con particolare riferimento alla risoluzione delle diseguaglianze regionali e del fenomeno della mobilità attiva e passiva, viene istituito presso il Ministero della salute il Sistema Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (Singla).

Il sistema ha l’obiettivo di analizzare il fabbisogno di prestazioni ambulatoriali e in ricovero ordinario e governare la domanda delle prestazioni attraverso la promozione della appropriatezza prescrittiva e organizzativa in collaborazione con i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta, anche nelle forme di aggregazione previste, e altri professionisti operanti nelle strutture sanitarie del Servizio sanitario nazionale (SSN) e in quelle accreditate e convenzionate.

LE COMPETENZE DI SINGLA

Il Singla, l’acronimo che identifica il Sistema nazionale di governo delle liste di attesa, “è governato – si legge nella bozza – da una Cabina di Regia (CdR) istituita presso li Ministero della salute e presieduta dal Ministro della salute”. Nell’ambito delle attività del Singla, il ministero definisce apposite “Linee di indirizzo rivolte alle regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano dirette all’allineamento della domanda di assistenza sanitaria, definendo standard nazionali di natura organizzativa, tecnologica e infrastrutturale, rilevanti anche per la revisione e l’aggiornamento degli standard assistenziali relativi all’assistenza ospedaliera e territoriale”.

CHI FA PARTE DELLA CABINA DI REGIA DI SINGLA

Alla Cabina di regia partecipano il capo di gabinetto del Ministero della salute, due rappresentanti delle regioni designati dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, il capo Dipartimento della programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche ni favore del Servizio sanitario nazionale, li capo Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie, il direttore generale della programmazione e dell’edilizia sanitaria, il direttore responsabile dei sistemi informativi del Ministero della salute, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), il direttore dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas).

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