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Franceschini cognome

Cognome della madre o del padre? Ecco come funziona in Europa

L’ex ministro Dario Franceschini propone di attribuire solo il cognome dei figli ai nuovi nati. Oggi in Italia l’attribuzione del cognome paterno non è automatica (grazie alla sentenza n. 131/2022 della Corte Costituzionale). Come funziona nel resto d’Europa?

“Attribuire ai figli solo il cognome della madre, come risarcimento dopo secoli in cui i figli hanno preso il cognome del padre e le donne hanno subito un’ingiustizia e una discriminazione di genere”.

La proposta arriva dall’ex ministro della Cultura Dario Franceschini nell’ambito di un’assemblea dei senatori dem convocata per esaminare le proposte di legge sull’attribuzione dei cognomi all’esame della commissione Giustizia del Senato. I senatori hanno discusso di quattro testi presentati da Unterberger (Autonomie), Malpezzi (Pd), Maiorino (M5S) e Cucchi (Avs).

L’idea di Franceschini arriva nel bel mezzo delle polemiche su sessismo, patriarcato, rapporto paternalista tra politici (anche del PD) e giornalisti. Dario Franceschini ha lanciato tale proposta per sparigliare le carte sul tavolo e provare a riposizionare il suo partito rispetto a un tema caro ai progressisti: la parità di genere.

COME SI DECIDE IL COGNOME DEI FIGLI IN ITALIA: LA SENTENZA 131/2022 DELLA CORTE COSTITUZIONALE

Se l’intento politico appare chiaro, lo spunto non è privo di contenuto, tanto più che in Italia vigeva una delle posizioni più conservatrici in Europa, sulla quale di recente è intervenuta la sentenza n. 131/2022 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l’illegittimità della trasmissione automatica del solo cognome paterno. La sentenza della Corte Costituzionale ha stabilito, dunque, che ai figli deve essere attribuito il cognome di entrambi i genitori, a meno che non decidano, di comune accordo di attribuire soltanto uno dei due cognomi.

E nel resto d’Europa come funziona?

IL CASO DELLA GERMANIA

In Germania il cognome assegnato ai figli è quello scelto dai genitori per tutta la famiglia. Dunque, se i due coniugi hanno deciso di mantenere i rispettivi cognomi possono scegliere liberamente quale dei due attribuire. Se la scelta non viene comunicata, il bambino assume il cognome del padre.

COME FUNZIONA IN GRECIA, UNGHERIA, CROAZIA, ESTONIA E CIPRO 

In Grecia, Ungheria, Romania, Croazia, Estonia a Cipro i genitori possono decidere se assegnare al figlio il cognome del padre, della madre o entrambi. Ma se i genitori non sono sposati e non effettuano una dichiarazione congiunta, al neonato è assegnato il cognome del padre. Inoltre, la normativa croata consente l’uso di cognomi composti, promuovendo l’uguaglianza tra i genitori. Ache in Lettonia e in Lituania c’è libertà di scelta tra i cognomi dei due genitori ma in assenza di accordo prevale quello del padre.

AUSTRIA, DANIMARCA, NORVEGIA, SVEZIA E FINLANDIA: LA PREFERENZA ALLE MADRI

Succede il contrario in Austria, Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia dove, in assenza di una scelta è attribuito ai neonati il cognome della madre.

LA NORMATIVA IN FRANCIA E BELGIO

In Francia la disciplina dell’attribuzione del cognome di famiglia ai figli è stata modificata progressivamente a partire dal 2002 e non è più collegata allo stato matrimoniale dei genitori ma solo al fatto che la filiazione sia riconosciuta simultaneamente o successivamente alla nascita. Il figlio può ricevere il cognome di uno o dell’altro genitore o entrambi i cognomi affiancati. Ma se non viene fatta una dichiarazione congiunta, il bambino assume automaticamente il cognome del padre. In Francia, come in Belgio, in mancanza di un accordo tra i genitori, si assegnano entrambi i cognomi in ordine alfabetico.

IRLANDA E REGNO UNITO: MASSIMA LIBERTÀ NELLA SCELTA DEI COGNOMI

NelRegno Unito,l’attribuzione del cognome ai figli è rimessa all’autonomia dei genitori investiti della parental responsibility. Al momento della registrazione della nascita, al figlio può essere attribuito il cognome del padre, della madre oppure di entrambi i genitori, inoltre è possibile, anche scegliere un cognome diverso da quello dei genitori. Massima libertà anche in Irlanda, dove figli della stessa coppia possono avere cognomi diversi.

IN SPAGNA E PORTOGALLO LA REGOLA DEL DOPPIO (O QUADRUPLO) COGNOME

L’articolo n. 109 del codice civile, modificato dalla legge n. 40 del 1999, statuisce che in Spagna vige la regola del “doppio cognome”, di entrambi i genitori, nell’ordine deciso da loro. Se, però, c’è disaccordo sull’ordine viene assegnato prima quello del padre e poi quello della madre. Una volta raggiunta la maggiore età il figlio può chiedere di invertire l’ordine dei cognomi. In Portogallo, invece, i genitori possono assegnare fino a un massimo di quattro cognomi.

IL SORTEGGIO IN LUSSEMBURGO

Più bizzarro è il caso del Lussemburgo, dove il cognome è scelto per sorteggio tra quello dei due genitori.

BULGARIA: VALE IL NOME DEL PADRE

In Bulgaria vige un sistema patronimico molto particolare: il cognome del neonato deriva  dal nome del padre a cui si aggiunge  il del suffisso “-ov” per i maschi e “-ova” per le femmine.

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