Protesta formale del governo italiano dopo l’attacco subito in Libano dalle forze militari israeliane che ha interessato la base del contingente Unifil, convocato il neo ambasciatore Peled
MELONI: “INAMMISSIBILE QUANTO ACCADUTO” CONVOCATO L’AMBASCIATORE D’ISRAELE A ROMA
Il governo italiano ha formalmente protestato con le autorità israeliane e “ha ribadito con fermezza” che quanto sta accadendo nei pressi della base del contingente Unifil “non è ammissibile”. Anche per questo, il governo, attraverso il ministro della Difesa, ha convocato l’Ambasciatore d’Israele in Italia.
LA PREMIER SENTE IL GENERALE MESSINA DI UNIFIL
È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, in cui si scrive che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un colloquio telefonico con il comandante del Settore Ovest della missione Uifili, Generale Messina dal quale ha ricevuto un aggiornamento sulla missione e sulla situazione del nostro contingente impegnato in Libano, dopo che il quartier generale e due basi italiane che si trovano negli avamposti sono state raggiunte da colpi di armi da fuoco da parte dell’esercito israeliano.
Il presidente Meloni, – si prosegue nella nota – che segue in maniera attenta gli sviluppi, in costante contatto con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso la forte vicinanza, sua personale e del Governo, ai nostri militari attualmente impegnati in Libano nell’ambito della missione Onu e di quella bilaterale Mibil. Meloni – si conclude – ha ricordato che gli italiani continuano a prestare un’opera preziosa per la stabilizzazione dell’area, in aderenza al mandato delle Nazioni Unite. Il governo, nel confermare il ruolo fondamentale di Unifil nel sud del Libano, continua a lavorare per la cessazione delle ostilità e alla de escalation della regione.
CHI E’ JONATHAN PELED, L’AMBASCIATORE DI ISRAELE IN ITALIA
L’Ambasciatore di Israele in Italia da neppure un mese è Jonathan Peled, che ha preso il posto di Alon Bar il quale ha concluso il suo incarico per raggiunti limiti d’età. Lo scorso 10 settembre l Farnesina ha annunciato che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva concesso il gradimento alla nomina di Peled.
In precedenza è stato vicedirettore generale del ministero degli Affari esteri israeliano, vantando una lunga carriera diplomatica. E’ stato ambasciatore di Israele in Australia nel 2021 e ha rappresentato Israele in Messico dal 2015 al 2019. Tra gli altri incarichi precedenti, ha svolto il ruolo di direttore del Dipartimento economico per le Americhe, l’Africa e il Nord America tra il 2012 e il 2015, ed e’ stato portavoce dell’ambasciata israeliana a Washington dal 2008 al 2011. Peled ha inoltre ricoperto la carica di ambasciatore in El Salvador dal 2004 al 2006 e portavoce del Ministero degli Affari esteri dal 2003 al 2004.
LE PAROLE DI PELED IN OCCASIONE DELLA COMMEMORAZIONE DEL 7 OTTOBRE
L’Ambasciatore Peled nei giorni scorsi, in occasione del primo anniversario dell’attentato del 7 ottobre, ha incontrato le massime cariche istituzionali italiane. “Ci tengo a ringraziare ancora l’Italia per il suo importante contributo alla missione Unifil. Inoltre – ha detto intervenendo nella Sala Koch del Senato a un convegno organizzato da FdI – fortunatamente nel Parlamento e nelle istituzioni italiane questo è stato compreso bene e Israele è fortunato ad avere con l’Italia un buon amico in Europa e nel mondo. L’Italia non ha mai fatto mancare la sua piena solidarietà e il sostegno al diritto di Israele all’autodifesa. Non è una cosa che diamo per scontata e confidiamo che questo sostegno non venga meno”.
“Israele – ha aggiunto – non voleva questa guerra, né l’ha iniziata. Ma come ogni Paese ha il diritto di difendersi. Israele sta combattendo non solo per se stesso, ma anche per e con l’Europa, per l’Italia e per l’Occidente contro l’Islam radicale. Come diceva Ugo La Malfa, la libertà dell’Occidente si difende sotto le mura di Gerusalemme”.