Dopo l’affondo di Luciano Benetton contro i manager uscenti, indicato Claudio Sforza per risollevare il bilancio del gruppo
Arriva il cambio di guardia alla Benetton Group.
L’ACCUSA DI LUCIANO BENETTON E IL BILANCIO IN ROSSO DEL GRUPPO
Dopo l’addio anticipato a mezzo stampa del fondatore Luciano Benetton e il clamoroso attacco ai manager con la denuncia di un buco da 100 milioni, l’uscente ceo Massimo Renon cede il passo a Claudio Sforza che sarà il nuovo amministratore delegato del gruppo Benetton. A lui il compito di portare il gruppo di abbigliamento fuori dalla palude in cui è finito.
Il suo nome, scelto dalla famiglia di Ponzano Veneto, è uscito dopo la riunione del cda che ha approvato all’unanimità – presenti anche il presidente Luciano Benetton e lo stesso Renon – i conti del 2023, chiusi con un rosso di 230 milioni dopo 150 milioni di svalutazioni. Il patrimonio netto di 105 milioni. L’azionista Edizione fa sapere che ‘supporterà il piano di rilancio con 260 milioni nei prossimi anni dopo i 350 milioni iniettati negli ultimi esercizi’
CHI E’ CLAUDIO SFORZA
Romano, classe 1957, Sforza vanta una lunga serie di incarichi di primo livello in una sfilza di aziende pubbliche e private come Astaldi, Ilva, Gamenet senza contare il gruppo Poste Italiane. La sua nomina ufficiale avverrà all’assemblea di Benetton convocata per il 18 giugno. L’appuntamento sarà preceduto da un board dell’unico azionista Edizione, chiamato a indicare anche gli altri candidati per rinnovare l’intero cda della controllata, con l’idea di non avere più rappresentanti della famiglia.
Laureato in Economia e Commercio a La Sapienza di Roma, Sforza ha iniziato la carriera Pfizer per poi passare alle telecomunicazioni, con ruoli in Italcable, Iritel, Netscalibur, dove è stato direttore generale, per approdare poi in IT Net come ceo. In Wind ha guidato la divisione commerciale e ha trascorso, in seguito, altri otto anni in Poste come chief financial officer, guidando inoltre la controllata Postel fino al 2011. E’ stato successivamente ceo di Gamenet.
Dopo aver lavorato all’Ilva come chief operating officer è stato procuratore per la gestione e liquidazione degli asset del patrimonio destinato di Astaldi. Le sue esperienze in società commissariate devono averlo portato a conoscere Enrico Laghi, oggi amministratore delegato di Edizione, la holding presieduta da Alessandro Benetton. Ed è da lui che sarebbe stato suggerito il nome di Sforza. Per il nuovo ceo di Benetton, cui viene riconosciuta una indubbia capacità di gestione dei conti, si profila un lavoro duro per ristrutturare e a dare un futuro al gruppo.
IL FUTURO DEL GRUPPO BENETTON
Quanto al prossimo futuro dell’azienda, la catena dei maglioncini colorati in dieci anni ha digerito perdite per 1 miliardo, soffrendo la concorrenza, sempre però ripianate dai Benetton tramite Edizione, che negli ultimi esercizi, ha iniettato 350 milioni.
I sindacati, visto il curriculum di Sforza, chiedono che sia “mantenuto lo stile Benetton” e che il rilancio avvenga con “responsabilità e senza macelleria sociale”, sintetizza Gianni Boato della Femca Cisl di Treviso. Il 30 maggio è in programma un incontro tra Rsu e vertici aziendali, probabilmente anche con la presenza di Luciano Benetton.