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Pichetto Fratin

Autonomia differenziata: il ruolo cruciale dei Lep. L’intervento del ministro Pichetto Fratin

Intervento del ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin in merito all’autonomia differenziata, a margine del convegno organizzato da Anev per la Giornata mondiale del vento presso la sede del GSE

L’autonomia differenziata è, insieme alla riforma del premierato, uno dei provvedimenti cardine dell’attuale maggioranza di Governo. È anche un tema caldo, molto sentito da maggioranza e opposizione, tanto che solo due giorni fa la Camera, dove è in corso l’esame del ddl sull’autonomia differenziata e dei tanti emendamenti, è stata teatro di una rissa tra parlamentari conclusa con la sospensione della seduta parlamentare.

L’autonomia differenziata porta la firma del ministro Calderoli ed è uno dei dossier più cari alla compagine leghista della maggioranza. Con questa riforma il governo vorrebbe dare la possibilità, alle regioni che lo chiedono, di godere di una maggiore autonomia, ampliando e approfondendo quanto già fatto dalla riforma del titolo V della Costituzione.

L’autonomia differenziata consentirà alle regioni di varare, in una stessa materia, normative difformi tra loro. In buona sostanza ciò che è ammesso in una regione potrebbe non esserlo in un’altra. È questa una delle preoccupazioni del ministro Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto al convegno organizzato da Anev per la Giornata mondiale del vento “I nuovi obiettivi del PNIEC e il ruolo centrale delle reti e dei sistemi di accumulo come fattori abilitanti per il completo sviluppo dell’eolico” presso la sede del Gse.

“La riforma dell’autonomia differenziata – ha detto il ministro Fratin a Policymakermag – prevede che le Regioni possano variare, anche di molto, le normative su uno stesso tema, è una scelta delle varie amministrazioni. Già adesso possono arrivare a prevedere l’una l’opposto dell’altra”. Il ministro è intervenuto in merito alla possibilità, per le regioni, di individuare aree idonee a installare impianti eolici. Competenza regionale che potrebbe estendersi dopo l’approvazione della riforma dell’autonomia differenziata. “Io sono convinto che la Conferenza delle Regioni cercherà di rendere più omogeneo possibile le modalità. Poi le differenze vengono attenuate dai LEP, se si riesce ad avere i livelli di prestazione ben definiti. Se si riesce – ci tiene a sottolineare il ministro Pichetto Fratin -.  Ma io sono convinto di sì”.

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