La situazione coinvolge tutti i partiti. Dossier aperto per presidenti di Regione e sindaci
Il Terzo mandato fa gola a tanti. Dal Pd alla Lega passando per il M5S, sono diverse le forze politiche a cui farebbe comodo togliere il limite dei mandati ai sindaci e ai presidenti di regione. E nel caso dei grillini alla possibilità di essere eletti e ricoprire un incarico pubblico per la terza volta.
RIPARTONO I LAVORI IN COMMISSIONE
Per quanto riguarda i primi cittadini e i governatori, il dibattito si è acceso in queste ultime settimane dopo che alcuni big del calibro di Zaia in Veneto, Emiliano in Puglia e De Luca in Campania si sono detti contrari alle normative che impedirebbero loro di rimanere in sella per la terza volta consecutiva alla guida della Regione. Stesso discorso per Bonaccini in Emilia-Romagna. I ‘quattro viceré’ come li ha definiti oggi il Fatto quotidiano. Per l’esattezza la legge n.165 del 2004 stabilisce la “non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo” per il presidente della giunta regionale.
C’è da dire che la norma negli anni ha subito varie interpretazioni che hanno coinvolto, tra l’altro, lo stesso Zaia considerato che è governatore dal 2010 ed è quindi già al suo terzo mandato. Stesso limite vale per alcuni sindaci (centrodestra e centrosinistra) di città importanti come Sala a Milano, Decaro a Bari, Nardella a Firenze, Brugnaro a Venezia, Bucci a Genova. Alcuni di loro nel frattempo potrebbero optare per nuove sfide, come il governatore Bonaccini di cui si è fatto il nome tra i capilista Pd alle prossime europee. A Strasburgo guarderebbe anche il sindaco e presidente Anci Decaro.
La novità è che oggi in Parlamento riprendono i lavori dopo la pausa estiva e in commissione Affari costituzionali del Senato è calendarizzato il disegno di legge sull’elezione diretta dei presidenti delle province e dei sindaci. Al centro della discussione ci sarà anche un emendamento della Svp per dare il via libera al terzo mandato consecutivo per i sindaci. Alcuni sperano che possa essere proprio questo il grimaldello per introdurre la novità normativa ed estendere poi il dibattito anche ai presidenti di Regione. Ma ci sono pochissime speranze che queste modifiche possano essere accolte. Molto probabilmente tutti gli emendamenti sul tema verranno bocciati. E questo perché i primi a essere contrari sembrano proprio gli esponenti di Fdi, che non hanno alcuna intenzione di fare questo regalo ad alleati e avversari.
SINDACI E PRESIDENTI DI REGIONE: TUTTI COINVOLTI
Tra questi, il leader della Lega Salvini si era già espresso per l’abolizione del tetto per i governatori, mentre la segretaria del Pd Schlein si è mostrata dubbiosa. E’ una mossa che, politicamente, potrebbe farle gioco, per tenere a bada alcune figure con le quali in questi mesi ha avuto più di un grattacapo, da De Luca allo stesso Bonaccini.
Il Terzo mandato agita i sonni anche dei grillini e di Giuseppe Conte in vista delle prossime elezioni europee. Come riportato nei giorni scorsi dal Fatto quotidiano, testata di riferimento dell’area, si è aperta una forte discussione interna al Movimento dove ‘hanno ricominciato a parlare, in tanti e spesso, di terzo mandato. L’ultima regola – si legge – il totem sopravvissuto ai cambi di vertice e di pelle politica’. Una regola ‘da cambiare, rumoreggiano molti soldati semplici ma anche diversi ufficiali “perché nelle Europee ci giochiamo quasi tutto, e se crolliamo al 10% chissà cosa potrebbe accadere”.
Timori, paure e dubbi che potrebbero portare quindi a una riflessione per rimettere in campo big come Roberto Fico o Paola Taverna. Anche se il leader Conte, in una recente intervista è stato categorico: “Noi 5Stelle abbiamo sempre pensato che la politica non debba diventare una professione”. Vedremo come andrà a finire.