Classe 1972, laureata in Economia alla Bocconi, con un Master in Business Administration all’Insead di Fontainebleau, Silvia Candiani era stata appena nominata in Ferrovie, ma ha preferito fare un passo indietro
Una settimana o poco più. Tanto è durata la corsa di Silvia Candiani a bordo di Ferrovie dello Stato. Il nuovo cda, dopo l’assemblea del 26 maggio che ha votato la lista presentata dall’azionista ministero dell’Economia (in questo articolo di Start tutti i profili dei consiglieri, in alcuni casi indicati anche dai partiti della maggioranza oltre a quelli espressione del Tesoro) perde infatti la numero 1 di Microsoft Italia.
“Silvia Candiani – si legge nello scarno comunicato di Ferrovie – ha rinunciato alla carica di consigliere, avendo meglio valutato il tipo e il grado di impegno che sarà richiesto nell’ambito del nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio rispetto alla propria attività manageriale nell’azienda di appartenenza. Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato alla Presidente di convocare l’Assemblea per procedere alla nomina del nuovo consigliere”.
Alla base della decisione forse la volontà di fare un passo indietro prima che si potessero palesare possibili rischi di conflitti d’interesse. Ha scritto Mf/Milano Finanza: “Sul mercato le indiscrezioni che circolano, tutte da verificare, fanno riferimento al fatto che in questo triennio, avendo da gestire ben 28 miliardi dal Pnrr per il potenziamento della rete ferroviaria e il miglioramento dei servizi, il gruppo debba avviare diverse gare per l’approvvigionamento di tecnologia e per la parte di informatizzazione. E in tal senso il ruolo di top manager di Candiani in Fs avrebbe potuto rischiare qualche profilo di conflitto d’interesse”.