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leader centrosinistra, saviano e tridico

Saviano e Tridico, saranno loro i due frontman di Pd e M5S alle prossime europee?

I due leader del centrosinistra non solo stanno portando avanti battaglie storiche e identitarie che appartengono al dna delle rispettive forze politiche

Giuseppe Conte difende a spada tratta Pasquale Tridico, tra i padri del reddito di cittadinanza, etichettando come “bullismo istituzionale” l’annuncio di Fratelli d’Italia di una commissione di inchiesta sull’ex presidente dell’Inps. Elly Schlein scende in campo a difesa di Roberto Saviano, contro la decisione della Rai di togliere dal palinsesto autunnale il suo programma sul contrasto alla criminalità organizzata, dopo le nuove polemiche dello scrittore con Lega e FdI.
Rumors sempre più insistenti sostengono che potrebbero essere proprio loro due, Tridico e Saviano, i frontman della prossima campagna elettorale per le europee rispettivamente per il M5S e il Pd.

CHI SCEGLIERANNO SCHLEIN E CONTE A RAPPRESENTARE IL CENTROSINISTRA?

Con queste prese di posizione, infatti, i due leader del centrosinistra non solo stanno portando avanti battaglie storiche e identitarie che appartengono al dna delle rispettive forze politiche ma, senza dubbio, hanno tutto l’interesse – sul piano politico e comunicativo – a dare massima enfasi per associare il più possibile il nome di Tridico al M5S e di Saviano al Pd.
Non a caso lo scorso venerdì Conte è intervenuto a Diamante, in provincia di Cosenza, alla presentazione del nuovo libro di Tridico su lavoro e pensioni. Considerato che il reddito di cittadinanza, il salario minimo e la previdenza saranno temi scottanti che infiammeranno il clima sociale ed elettorale dei prossimi mesi, c’è da aspettarsi che Conte e Tridico andranno sempre più a braccetto.
Per quanto riguarda Saviano, a dare una connotazione politica alla decisione della Rai era stato lo stesso scrittore e giornalista. Il Pd non ha esitato un minuto e in blocco, con i big del partito, è intervenuto a difesa della pluralità di informazione e della libertà di pensiero, annunciando in merito un’interrogazione parlamentare anche a livello europeo. E così giù ad attaccare l‘‘editto leghista’, a ricordare che Saviano è sotto processo per diffamazione nei confronti di Salvini e Meloni, a sostenere che l’autore di Gomorra è stato oggetto di una vendetta per l’epurazione di Filippo Facci dalla Rai.

IL TOTO-NOMI IN CASA PD PER LE EUROPEE 2024

Ma in casa Pd il toto-nomi per le prossime Europee già impazza da Nord a Sud, si fanno i primi nomi e si parla di ‘derby di poltrone’, come ha scritto oggi La Stampa. Nella circoscrizione Italia Centro tra i candidati in pectore ci sarebbero Nicola Zingaretti (che potrebbe sfidare il suo vice alla Regione Lazio, Alessio D’Amato) e Marta Bonafoni, vicinissima a Schlein e allo stesso Zingaretti. Nel Nord Ovest – si legge sempre sul quotidiano di Torino – si fanno i nomi di Cecilia Strada, la figlia del fondatore di Emergency, e quelli di Emanuele Fiano e del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, mentre per il Nord-Est si sta accarezzando l’idea di vedere capolista Stefano Bonaccini il quale oggi ha criticato duramente il governo per i ritardi nel post alluvione in Emilia Romagna. Una candidatura, quella di Bonaccini, che – come scrive La Stampa – potrebbe far comodo alla segretaria del Pd per condividere con il leader della minoranza interna un eventuale risultato sotto le attese. Per la circoscrizione Sud invece si fanno i nomi di Sandro Ruotolo, responsabile Informazione, e della calabrese Jasmine Cristallo del movimento delle Sardine.

– Leggi anche: Il nuovo movimento di Gianni Alemanno è più anti-meloniano o anti-americano?

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