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Rai, la Lega sgambetta Gianni Letta e lancia il suo candidato. Ecco chi è

Dal commissario in Vigilanza del Carroccio, Stefano Candiani, arriva il benservito per Simona Agnes alla presidenza, sostenuta da Forza Italia

Dalla politica estera all’economia, dalla salute all’agricoltura, non passa giorno che la Lega non rifili un calcione negli stinchi agli alleati di governo. Oggi il tema è la Rai, con il rappresentante del Carroccio in commissione di Vigilanza , Stefano Candiani che – nei fatti – ha dato il benservito a Simona Agnes quale candidata alla presidenza in quota Forza Italia.

“Agnes è figura rispettabile, ma dopo mesi a che serve farsi attaccare dalla sinistra?” si è chiesto Candiani in un colloquio con il Foglio. “Non è la Lega che si è opposta – ha aggiunto – ma sono mancate le condizioni. Il Pd non la vota. A che serve ostinarsi ancora? Per quale ragione consentire di dire che la Vigilanza è un organo sospeso? Legare il destino personale di Agnes a quello di un’azienda sono certo che non lo vuole neppure Agnes”.

DA CANDIANI IL BENSERVITO A SIMONA AGNES, SPONSORIZZATA DA FI E DA GIANNI LETTA

La sortita dell’esponente leghista, che ha puntualizzato di parlare “a titolo personale” (sic!), arriva dopo le ultime nomine e l’ultimo giro di poltrone nell’azienda del servizio pubblico che hanno premiato di più le figure sponsorizzate da FdI e FI. Inoltre è un colpo basso verso il partito guidato da Antonio Tajani, che sostiene a spada tratta la candidatura di Agnes. Non solo. È un chiaro sgarbo anche nei confronti di Gianni Letta.

Simona Agnes, infatti, è figlia del giornalista Biagio Agnes, che fu direttore generale della Rai oltre che fondatore e direttore del Tg3, con il quale l’ex braccio destro di Berlusconi aveva una lunga e profonda consuetudine. Scriveva sempre il Foglio lo scorso settembre: “Della sua stima per Gianni Letta, presidente della giuria del Premio Agnes e figura familiare e di riferimento, parlano invece i fatti: la donna che potrebbe diventare presidente Rai si muove, da tempo, intellettualmente all’unisono con l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Sono lontani soltanto sul calendario, infatti, i giorni in cui, dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università Luiss e i primi impieghi di prestigio, Simona Agnes faceva tesoro dei consigli di suo padre e di Letta per puntare diretta sul mondo dell’informazione”.

La Lega, però, non si limita a fare lo sgambetto (l’ennesimo) a Forza Italia. Ma rilancia. Prosegue ancora Candiani: “Nello stallo abbiamo avuto un’opportunità. L’opportunità si chiama Marano. Non ho mai sentito esponenti del Pd parlare male di lui. L’azienda lo riconosce, quindi occorre accettare che il presidente Rai ha un nome e cognome: Antonio Marano”.

CHI E’ ANTONIO MARANO, IL CANDIDATO DELLA LEGA E GIA’ PRESIDENTE FACENTE FUNZIONI

A tutt’oggi Marano, in qualità di consigliere più anziano di età, svolge le funzioni di presidente del Consiglio di Amministrazione Rai. Pugliese, classe 1956, laureato in architettura, è giornalista pubblicista e manager televisivo. Dopo un’esperienza parlamentare come deputato e sottosegretario (1994), ha ricoperto ruoli dirigenziali in diverse emittenti e società televisive, tra cui Stream e il gruppo Cecchi Gori. Entrato in Rai nel 2002 come direttore di Rai 2, ha poi ricoperto incarichi di vertice, tra cui vice direttore generale con responsabilità su palinsesto, marketing e diritti sportivi.

Dal 2010 si occupa anche della gestione di Rai Notte e nel 2011 entra nel CdA di Rai Corporation. È stato presidente di Rai Pubblicità (2016-2021) e ha ricoperto incarichi in Auditel, San Marino RTV e altre realtà del settore. Dal 2021 ha lavorato per la Fondazione Milano Cortina 2026 come Direttore Commerciale e poi Direttore Media Partnership Integration. Nel 2024 è stato eletto nel CdA Rai e nel 2025 presidente di Confindustria Radio Televisioni.

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