Ripensare Roma partendo dal suo capitale sociale, è questa l’idea di Paolo Ciani, candidato alle primarie del centrosinistra nella capitale per DEMOS – Democrazia Solidale. Ecco chi è e quali sono le sue priorità
Cresciuto fin da ragazzino nella Comunità di Sant’Egidio, si è sempre occupato di politiche sociali, dialogo interculturale e integrazione. Paolo Ciani, che corre alle primarie del centrosinistra per DEMOS – Democrazia Solidale, è consigliere regionale del Lazio e vicepresidente della Commissione Sanità.
CHI È PAOLO CIANI
Paolo Ciani è nato a Roma nel 1970, si è diplomato al Liceo Manara ed è laureato in Storia dell’Arte alla Sapienza. È sposato e ha due figlie.
Ha lavorato come ricercatore e, tra il 2014 e il 2017, è stato consulente del Presidente della Commissione Sanità e Affari Sociali presso la Camera dei Deputati. Dal marzo 2018 è Consigliere della Regione Lazio eletto nella lista di Democrazia Solidale – DEMOS, dove ricopre il ruolo di vicepresidente della Commissione Sanità e Affari Sociali e di membro nella Commissione Casa, Urbanistica e Rifiuti.
Da sempre si interessa e si occupa di politiche socio-sanitarie, abitative, immigrazione ed educazione alla pace. Fa parte della Comunità di Sant’Egidio da quando aveva 14 anni; è stato inoltre Segretario della Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali e delle Confraternite per la Diocesi di Roma.
COMUNALI. ROMA, CIANI: PENSARE ALLE PERSONE E NON SOLO ALLE BUCHE
(DIRE) "…Sento tanto parlare di opere e progetti e meno di persone. Noi rimettiamo al centro la persona e le politiche di prossimità. Vogliamo rilanciare Roma che è una universale per vocazione…” pic.twitter.com/LgD028KUP5— Paolo Ciani (@ROMA_News) May 27, 2021
LE IDEE DI CIANI
Talvolta definito “il candidato cattolico” o “centrista”, preferisce parlare di coerenza e di problemi reali più che di etichette, come ha recentemente dichiarato in un’intervista a RomaToday.
In quanto esperto di politiche sociali, per Ciani “ricucire il filo rotto tra cittadini e istituzioni” è indispensabile per ripensare Roma. Il candidato vorrebbe cominciare a dare risposte sugli interventi ordinari invocati dalla popolazione: trasporti, traffico, illuminazione, rifiuti, buche, verde pubblico.
Case e lavoro tra le sue priorità perché “Roma è una città che soffre la povertà in tanti angoli, in cui è diminuita la coesione sociale e sono aumentate le disuguaglianze e le situazioni di solitudine profonda. C’è un grande problema relativo alla casa: troppi senza casa e troppe case vuote. C’è fame di lavoro, mancano luoghi di aggregazione e di ritrovo sicuro per giovani”.