I medici avvertono: a breve ci scadrà il Green Pass se non si estende la sua durata a 12 mesi. E suggeriscono di aumentarne la longevità per tutti
“Non possiamo trovarci di fronte all’assurdo di medici e operatori sanitari che si troveranno a breve con il Green pass scaduto”. Lo ha detto Carlo Palermo, segretario nazionale Anaao-Assomed, il sindacato dei medici del Servizio sanitario nazionale. Il Green pass è “un documento molto importante la cui valenza dovrebbe essere ancor più stringente anche per indurre gli incerti a vaccinarsi – ha motivato Palermo – I primi medici vaccinati vedranno scadere il certificato a ottobre, per questo il Governo dovrebbe intervenire e portare la scadenza dai 9 mesi attuali almeno a 12 in attesa di novità dalla scienza sulla durata dell’immunità vaccinale”.
COSA CHIEDE ANAAO – ASSOMED
Sono “700 mila gli addetti della sanità pubblica, ma si arriva a 2 mln per l’intero settore”, precisa il segretario “occorre quindi che si prenda una decisione chiara per evitare che si creino problemi”. “La questione dal punto di vista generale non è ben definita sotto il profilo scientifico – prosegue Palermo – I vari esperti hanno posizioni variabili sulla durata dell’immunità vaccinale, c’è chi parla di nove mesi e chi di un anno”, prosegue Palermo “dovremmo aspettare sviluppi dagli studi”, ma intanto c’è oggi la necessità. per questioni amministrative, di prolungare il Green pass agli operatori sanitari che sono in prima linea nella lotta alla pandemia. L’Italia potrebbe essere apripista in Europa su questo fronte”.
ORDINE MEDICI: GREEN PASS DA 12 MESI PER TUTTI
Va oltre l’Ordine dei Medici. “Farebbe bene il Governo a portare subito la validità del Green pass a 12 mesi. E poi decidere, successivamente, valutando l’evoluzione e le conoscenze scientifiche, come procedere per tutti”. A dirlo ad Adnkronos Salute il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli. “Non c’è necessità di creare percorsi differenti, al momento, per i medici e gli operatori sanitari, basta il prolungamento generale a un anno per la validità”, ha poi aggiunto Anelli.
“La durata del Green pass – ha argomentato Anelli – dovrebbe essere permanente visto che, ad oggi non ci sono dimostrazioni del fatto che il vaccino non funzioni nel tempo. Rendere la validità periodica, definendo una data di scadenza, rappresenta un atteggiamento di prudenza del Governo, che può essere comprensibile e accettabile, ma comunque risponde più a ragioni organizzative che a motivazioni legate alla validità effettiva del vaccino”.
CLEMENTI: OK SE PRECLUDE A TERZA DOSE
Per il virologo Massimo Clementi “E’ chiaro che se il livello di sicurezza” in termini di protezione dei vaccini “è fissato sui 9/12 mesi siamo un po’ al limite, però direi che può andar bene fare il vaccino una volta all’anno”. Quindi spiega: “Secondo me si può trattare questa proroga come un semplice passaggio burocratico, senza fare test per capire il livello degli anticorpi, solo se i 12 mesi” concessi di durata del Green pass “preludono a una terza dose, che è la cosa veramente importante stando a quello che si sta vedendo in Israele, dove nessuno di vaccinati con tre dosi si ammala. A mio avviso dovrebbe essere questo l’obiettivo”.
Ma il direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano intende la terza dose come ormai inevitabile “per tutti. E non capisco come mai in Italia se ne discuta ancora in termini dubitativi. Probabilmente perché ancora non siamo a livello con le due dosi iniziali, ma tutti gli altri Paesi si stanno orientando sulle terze dosi. Inghilterra, Francia, la stessa Germania si stanno già organizzando. Probabilmente anche da noi si partirà con gruppi specifici, ma si arriverà a proporla a tutti, a mio avviso”.