Skip to content

netanyahu meloni agenda

Cosa farà e chi vedrà a Roma Benjamin Netanyahu

L’agenda della visita del premier israeliano a Roma, domani l’arrivo mentre la traduttrice scelta dall’ambasciata rifiuta l’incarico

Domani, giovedì 9 marzo, il premier israeliano Benjamin Netanyahu sbarcherà a Roma per incontrare Giorgia Meloni Adolfo Urso, premier e ministro per le Imprese e il Made in Italy. La visita arriva in un momento complesso per le condizioni internazionali che vedono impegnate Italia e Israele tra guerra, post-pandemia, inflazione, difesa e caro energia. 

Proprio questi ultimi due temi saranno verosimilmente sul tavolo del bilaterale. “Per quanto riguarda l’energia negli incontri potranno essere discusse sia le collaborazioni in essere sia il tentativo dell’Europa di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento e le ipotesi, nel medio termine, di avvalersi del gas naturale israeliano – tramite gli impianti di liquefazione in Egitto o tramite il progetto del gasdotto Eastmed – per supplire parzialmente alla domanda”, scrive Agenzia Nova. Ma anche guerra e sicurezza potranno essere temi da toccare.

        – Leggi anche: Chi finanzia la resistenza ucraina in Europa?

Intanto, come riportato dall’Ansa, “la traduttrice Olga Dalia Padoa, che era stata contattata dall’ambasciata israeliana a Roma, si è rifiutata di fare da interprete del premier Benyamin Netanyahu”. Su Facebook ha scritto che “non condivido le opinioni politiche del premier ma penso anche che la sua leadership sia estremamente pericolosa”.  E “Israele deve restare una democrazia, è interesse anche dell’Occidente, non può trasformarsi in una teocrazia”, è il messaggio che la comunità israeliana a Roma vuole lanciare con la manifestazione di venerdì” contro la visita scrive l’Adnkronos.

L’AGENDA

L’agenda, tornando alla visita, è presto fatta. Come dettagliato da Formiche, Netanyahu in serata giovedì “parteciperà a un evento con la Comunità ebraica al Tempio Spagnolo”. Per poi essere (venerdì) “ospite di un forum con le aziende italiane presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy, a Palazzo Piacentini, alla presenza del ministro Adolfo Urso. Poi andrà a Palazzo Chigi per un pranzo con Giorgia Meloni, presidente del Consiglio. Il leader israeliano rientrerà poi in tarda serata”.

Inoltre, “Meloni ha sempre sottolineato i suoi ottimi rapporti con il Likud, il partito di Netanyahu che è anche membro del Partito dei conservatori e dei riformisti europei guidato dalla stessa presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia”, ricorda il portale specializzato su difesa e sicurezza.

IL VIAGGIO DI LA RUSSA

Italia e Israele sono stati accostati nelle cronache degli ultimi giorni anche per il viaggio di Ignazio La Russa. Il presidente del Senato è volato a Gerusalemme per commemorare le vittime della Shoah. “Ogni volta che mi sono simbolicamente inginocchiato a questo luogo di dolore e di ricordo, ho rinnovato il sentimento di vicinanza al popolo ebraico e il proposito di contribuire a far sì che mai più ci sia un odio così bestiale”, ha detto.

La Russa è stato ospite della Knesset, il Parlamento israeliano: “Signor Presidente, la sua visita e le sue dichiarazioni sono veramente importanti. Dimostrano la vostra attenzione e la sua attenzione particolare a rafforzare i rapporti di appoggiarci nella lotta contro il terrorismo. E soprattutto segnano l’inizio di una nuova era nei rapporti tra l’Italia e il benvenuto a Gerusalemme”, ha detto il numero uno dell’Aula Amir Ohana. Poi La Russa ha incontrato lo stesso Bibi Netanyahu. Che in patria sta ricevendo contestazioni pesanti per la riforma della giustizia con cui il governo avrà il controllo sulla nomina dei giudici e eviterà che la Corte suprema possa bocciare le leggi.

“Da quando si è insediato alla fine dello scorso anno, il governo di Netanyahu, che unisce il suo partito Likud a una serie di gruppi ultrareligiosi e ultranazionalisti ed è ampiamente considerato come il più di destra nella storia di Israele, ha fatto della revisione del sistema giudiziario una delle sue principali priorità”, scriveva El Pais a febbraio. La prossima settimana, invece, sarà Antonio Tajani – ministro degli Esteri e vicepremier – a recarsi in Israele.

 

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su