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Elly schlein

Nel Pd nuovi correntoni segreti? Ecco cosa rischia Elly Schlein

La segretaria Pd Schlein alle prese tra “sospetto e gratitudine” con le trame dei big del partito in vista dei prossimi appuntamenti elettorali

Più sospetto che gratitudine. Sono questi gli umori che Repubblica oggi attribuisce alla “cerchia più stretta” della segreteria del Pd Schlein alla notizia che “nel Pd è in incubazione un nuovo correntone: tutti per Elly”. Il giornale diretto da Maurizio Molinari fa riferimento a un incontro di un paio di settimane fa che ha visto insieme “Dario Franceschini, Nicola Zingaretti, Francesco Boccia, Marco Meloni (capofila dei lettiani) e perfino Roberto Speranza, che però alla fine avrebbe deciso di sfilarsi”.

L’ex ministro della Cultura dovrebbe sciogliere definitivamente la sua vecchia corrente, Area Dem, e “prima di Natale, racconta chi ha partecipato alla riunione, sarà battezzata una nuova area. Il nome è ancora da scegliere, così come i compagni di viaggio”.

COSA TRAMANO I BIG DEL PD ALL’OMBRA DI SCHLEIN

Tra i protagonisti dovrebbe esserci Dario Nardella. Ed è proprio la sua presenza che rende l’operazione sospettosa. “I colleghi di partito più abituati a retroscenare (e malignare) – scrive Repubblica – leggono l’operazione proprio come un piano B per il post-Schlein. Della serie: se la segretaria dovesse andare male alle Europee, la carta coperta sarebbe il sindaco di Firenze che sogna uno scranno a Bruxelles”. Una ricostruzione che – precisa il giornalista De Cicco – viene smentita seccamente dagli interessati, che inquadrano la mossa all’opposto: strutturare un’area per sostenere Schlein, non certo per farle la guerra”.

Come si stanno muovendo gli altri big del Partito democratico? “Anche Bonaccini – riporta Repubblica – continua a lavorare alla sua nuova “area” che non vuole chiamare corrente, come fanno invece due big come Lorenzo Guerini e Piero Fassino: Energia Popolare.

LA SEGRETARIA PD RASSEGNATA ALL’IPOTESI DELLE CORRENTI

Cosa pensa la segretaria Pd? I retroscena che vedono in bilico la sua figura nei prossimi mesi si susseguono, come quello recente sul Corriere della Sera che vedrebbe Paolo Gentiloni scaldarsi a bordo campo per sostituirla nel 2024. Quanto alle correnti “che si scompongono e ricompongono, come prima, Schlein – annota Repubblica – sembra ormai essersi rassegnata. Non sono più nel mirino, ha fatto capire qualche giorno fa video-collegandosi proprio alla riunione dei lettiani, «purché siano aree culturali e non recinti»”.
E ieri intervistata da Marco Damilano ha rincarato la dose contro le critiche interne. In particolare, a chi la contesta nel Pd ripete: «Abbiamo detto mettetevi comodi, siamo qui per restare. Abbiamo vinto le primarie su una linea che stiamo portando avanti con la responsabilità di tenere insieme un grande partito plurale».

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