Tra presunte candidature e “contraddizioni”, il segretario della Cisl Sbarra domani parteciperà all’evento di FI. Cresce l’attenzione sulle sue future mosse
Luigi Sbarra si candiderà con Forza Italia? Sta spostando la Cisl troppo a destra? Sta tradendo l’autonomia e la cultura cristiano-sociale del sindacato? Questi sono alcuni interrogativi che nelle ultime settimane hanno riguardato l’attuale segretario del principale “sindacato cattolico” del Paese, la seconda organizzazione sindacale d’Italia quanto a numero di iscritti.
Sbarra, da due anni e mezzo alla guida della Confederazione italiana sindacati lavoratori, domani sarà a Paestum per partecipare a un incontro sui temi del lavoro e del salario in occasione della tre giorni organizzata da Forza Italia. Allo stesso panel sono previsti gli interventi di un altro sindacalista, Raffaele Margiotta della Confsal, e di Antonio D’Amato oggi presidente della Fondazione Mezzogiorno.
IL CORTEGGIAMENTO DI FI A SBARRA PER LE EUROPEE
Un paio di settimane fa il Messaggero aveva pubblicato un’indiscrezione secondo cui in Forza Italia sarebbe al vaglio la candidatura di Sbarra alle prossime elezioni europee. FI- è il testo dell’articolo – “potrebbe trovare un collegio nella Calabria di Roberto Occhiuto. Candidare il “sindacalista bianco” che ha offerto una mano al governo nella battaglia sul salario minimo con il Pd targato Elly Schlein – concludeva il Messaggero – non dispiacerebbe del resto anche a FdI”.
Due indizi quindi, ne manca ancora uno per farne una prova. Ma per alcuni sono sufficienti per ‘retroscenare’ che qualcosa effettivamente si stia muovendo sull’asse Sbarra-FI. Il segretario della Cisl, però, non è nuovo alle partecipazioni alle feste di partito.
A fine luglio, ad esempio, ha partecipato a Cervia alla festa della Lega Romagna con il sottosegretario Durigon, a metà settembre anche a quella di Italia Viva a Santa Severa. Basterebbe questo quindi per smontare un po’ gli entusiasmi.
SBARRA STA TRADENDO I VALORI DELLA CISL?
Oggi poi sul Fatto quotidiano il giornalista ed ex parlamentare Pd Franco Monaco, vicino a Romano Prodi e all’epoca tra i fautori dell’Ulivo, ha vergato un intervento molto duro contro la partecipazione di Sbarra alla festa di Forza Italia. Che, a suo dire, sarebbe tra le altre cose “in palese contrasto con la rivendicata autonomia storicamente e statutariamente cara alla Cisl” e “assai distante dalla cultura cristiano-sociale del “sindacato cattolico”. Monaco infine si stupisce che tutto questo non produca “adeguate reazioni” all’interno della stessa Cisl. Al netto delle riflessioni di Franco Monaco, è opportuno fare altre considerazioni.
LA CISL OGGI E’ IL PRINCIPALE INTERLOCUTORE DEL GOVERNO
Sbarra oggi con il suo sindacato è diventato il principale interlocutore del governo Meloni tra gli attori sociali. Lo avevamo scritto già nei mesi scorsi e nessuno dei protagonisti fa nulla per nasconderlo. Un ruolo che, con questa maggioranza di centro-destra o destra-centro destinata a rimanere in auge per anni, non può che consolidarsi.
Anzi, è ormai evidente che uno degli obiettivi del governo sia proprio quello di spostare verso il centro il baricentro delle organizzazioni sindacali (tra cui ancora domina la Cgil). Obiettivo che, ovviamente, trova perfettamente d’accordo Sbarra, il quale – come avevamo già sottolineato – lavora proprio per strappare la golden share a Maurizio Landini.
E per questo servono una Cisl forte, un segretario riconoscibile e anche altri ‘alleati’ come l’Ugl di Capone e la Confsal di Margiotta.
PER SBARRA SCONTATO IL FUTURO IN POLITICA, MA NON ADESSO
Sbarra è alla guida del sindacato soltanto dal 2021 e avrebbe davanti a sè anche l’ipotesi di una riconferma. Scegliendo un futuro da europarlamentare andrebbe a finire in un cono d’ombra. È quasi scontato che all’esito della sua esperienza sindacale potrà esserci il passaggio in politica, ma non adesso.
Tra presunte contraddizioni e candidature, Sbarra quindi più semplicemente e pragmaticamente sta esercitando quello che il suo ruolo, ovvero il capo della seconda organizzazione sindacale del Paese.