Dopo gli attriti del passato con la Lega, la ministra Santanché apre gli Stati generali del Cinema e ruba la scena così alla sottosegretaria leghista Borgonzoni che ha la delega in materia
I FRONTI APERTI TRA SANTANCHE’ E LA LEGA, TRA I VOTI DELLA LOMBARDIA E LA TORTA DEL TURISMO
Che tra Daniela Santanché e la Lega non corresse buon sangue era cosa risaputa. Troppi i terreni comuni di potenziale scontro. I voti contesi in Lombardia, dove fino a poco tempo fa Santanché era la coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia potendo rivendicare l’exploit elettorale alle Politiche e alle ultime Regionali. Regione che è sempre stata una delle principali roccaforti della Lega. Oppure il Turismo, altro ricco settore fortemente ambito sia dal Carroccio che dai meloniani. Basti pensare che negli ultimi governi sostenuti dalla Lega (Conte I e Draghi) a ricoprire il ruolo di ministro è stato proprio un leghista (Centinaio prima e Garavaglia poi), mentre ‘l’assalto’ di Fratelli d’Italia al turismo parte da lontano, con la conqueista delle poltrone dei vari assessori regionali in materia per arrivare alla nomina proprio di Santanché. Le punzecchiature della Lega all’attuale ministra non sono mancate in questi mesi, dal tema degli affitti brevi all’annosa querelle con i balneari sulla direttiva Bolkestein.
SANTANCHE’ SPONSOR DEGLI STATI GENERALI DEL CINEMA, BORGONZONI NON PERVENUTA
Daniela Santanché però non è un politico che si limita a incassare. Così ecco un’iniziativa che ha tutta l’aria di un vero e proprio sgarbo, di due dita negli occhi dei leghisti. Venerdì 12 aprile è previsto a Siracusa (altro feudo di Fratelli d’Italia) l’avvio degli Stati generali del Cinema. I lavori sono aperti dall’intervento non del ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano e neppure, soprattutto, dalla sottosegretaria Lucia Borgonzoni, leghista e con delega proprio al Cinema, bensì proprio dalla ministra Santanché. E “che c’azzecca” direbbe qualcuno.
A spiegare bene cosa succede ci pensa Stefano Iannaccone sul Domani: “Un’invasione di campo dal turismo al cinema che rischia di aprire un nuovo fronte di tensione nel governo, per ingerenza nelle competenze dei vari ministri. Il grande schermo viene sfilato, almeno per qualche giorno, alla Cultura. E si crea l’ennesima frattura tra l’asse Fratelli d’Italia-Forza Italia da una parte e la Lega dall’altra. Daniela Santanchè non sembra preoccuparsene, nonostante i problemi di immagine delle ultime settimane tra inchieste e mozioni di sfiducia. Preferisce pensare alle immagini del grande schermo”.
“MALUMORI NEL PARTITO DI SALVINI”
“Così con il suo ministero del Turismo – si legge sul Domani – ha messo il bollino sugli Stati generali del cinema in Sicilia, evento organizzato — dal 12 al 14 aprile — dalla giunta guidata dal forzista Renato Schifani. Lega silenziata La ministra avrà al suo fianco, soprattutto nella giornata di inaugurazione, una serie dí nomi di peso tra parlamentari e dirigenti di Fratelli d’Italia. Tutto normale? Non proprio. Da questo appuntamento è stato pressoché tagliato fuori il ministero della Cultura (Mic) di Gennaro Sangiuliano, che è competente per materia nella figura della sottosegretaria leghista e fedelissima di Matteo Salvini, Lucia Borgonzoni, titolare della delega.
(….) “Ovviamente di FdI. Se non è uno sgarbo istituzionale verso il Ministero, è quantomeno un affronto politico a Borgonzoni. Una brama di protagonismo di Santanché (e di FdI) che ha alimentato i malumori nel partito di Salvini, ovviamente anche nei confronti di Schifani, peso massimo di Forza Italia in Sicilia e gran cerimoniere dell’evento. L’operazione sembra costruita ad arte per relegare ai margini gli alleati”.
Al momento non ci sono commenti sul fronte Lega. Ma sicuramente l’organizzazione degli Stati generali del Cinema rappresenta soltanto un altro tassello di un rapporto sempre più teso tra gli alleati di centrodestra.