Parlando a Repubblica, l’attuale membro del Copasir dice che “c’è bisogno di rappresentanza politica e non più di personalismi”
Sembra un film già visto ed è così. Il Partito Democratico perde un altro pezzo. Soltanto lunedì, l’altro ieri, Andrea Marcucci spiegava con parole pressoché identiche la scelta di aderire al progetto del Terzo Polo. Oggi a farlo è Enrico Borghi.
ENRICO BORGHI LASCIA IL PD: “MA NON IL COPASIR”
Parlando con Repubblica, infatti, l’attuale componente d’opposizione del Comitato parlamentare di sicurezza dice che “c’è bisogno di rappresentanza politica e non più di personalismi” e “penso che Renzi possa insieme ad altre figure contribuire alla nascita di un nuovo soggetto”.
Il riferimento è a un progetto lib-dem, anche se attualmente annacquato dopo la lite social proprio tra i leader di Iv e Azione. Ma la scelta di Borghi si spiega con il massimalismo di Schlein. “Ci rendiamo conto che Schlein non parla più di imprese, di professioni e di partite Iva?”.
E ancora, secondo il deputato, non ha ricevuto risposte dalla nuova segreteria su difesa, sicurezza e sulla sintesi delle culture cattoliche e democratiche. “Io sono convinto che ci sia invece un elettorato moderato che ha bisogno di una casa”, mentre il nuovo Pd viene appunto bollato come massimalista.
IL PROFILO
Enrico Borghi è nato a Premosello Chiovenda, Val d’Ossola, nel 1967. Quattro volte Sindaco di Vogogna, Borghi è stato Presidente della Comunità Montana Valle Ossola, numero uno dell’Uncem, vicepresidente Anci (l’associazione dei Comuni italiani) e vicepresidente del Formez.
E’, anzi era, deputato Pd da dieci anni, membro della Commissione Difesa e del Copasir (da quattro anni). Deputato del Pd dal 2013. Membro della Commissione Difesa, dal 2019 è il rappresentante del Pd al Copasir.
LE SCUSE DI CALENDA A RENZI: IL TERZO POLO CI RIPROVA?E
Questo ennesimo scossone interno al Pd arriva in una fase delicata del centrosinistra. Sul Terzo Polo, in particolare, dopo le liti social tra i leader di Azione e Italia Viva, Carlo Calenda ha cercato di alleggerire i toni.
Benvenuto @EnricoBorghi, quante sacrosante verità nella tua intervista!
Avanti con @ItaliaViva! pic.twitter.com/CzSl1pc8KQ— Alessio De Giorgi 🇮🇹🇪🇺🇺🇦 (@alessiodegiorgi) April 26, 2023
“Un Calenda accortosi della fragilità del calendismo”, scriveva ieri Il Giornale. Ricordando come sui territori, ad esempio in Piemonte, il Terzo Polo in quanto alleanza tra le due forze politiche tenga e non voglia seguire la rottura nazionale. E allora l’ex ministro dello Sviluppo economico ha domandato scusa per i toni forti usati contro l’ex premier fiorentino.
E allora, tutto questo – unito agli arrivi dal Pd – basterà a riattivare il percorso dei liberal-democratici?