Tra le audizioni odierne in tema di lavoro agile: ANSEB, Assotelecomunicazioni-Asstel, CNA, CONFAPI e Federdistribuzione
La Commissione Lavoro, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti disposizioni in materia di lavoro agile e di lavoro a distanza, svolge le seguenti audizioni:
ore 13.30 Associazione bancaria italiana (Abi), Associazione nazionale società emettitrici buoni pasto (Anseb), Assotelecomunicazioni-Asstel, Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna), Confederazione italiana della piccola e media industria privata (Confapi) e Federdistribuzione;
ore 14.30 società Variazioni Srl.
CHE COS’È IL LAVORO AGILE?
Il lavoro agile (o smart working) dapprima assai poco utilizzato in Italia e poi divenuto la norma nei mesi della pandemia, è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività.
La definizione di smart working, contenuta nella Legge n. 81/2017, pone l’accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l’accordo individuale e sull’utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio: pc portatili, tablet e smartphone).
Ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento – economico e normativo – rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie. È, quindi, prevista la loro tutela in caso di infortuni e malattie professionali, secondo le modalità illustrate dall’INAIL nella Circolare n. 48/2017.
A partire dal 15 novembre 2017, le aziende sottoscrittrici di accordi individuali di smart working possono procedere al loro invio attraverso l’apposita piattaforma informatica messa a disposizione sul portale dei servizi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Nell’invio dell’accordo individuale dovranno essere indicati i dati del datore di lavoro, del lavoratore, della tipologia di lavoro agile (tempo determinato o indeterminato) e della sua durata. Sarà, inoltre, possibile modificare i dati già inseriti a sistema o procedere all’annullamento dell’invio.
Le aziende che sottoscrivono un numero di accordi individuali elevato potranno effettuare la comunicazione in forma massiva.