È nato a Palazzo Madama il gruppo Maie – Italia23, “per costruire uno spazio politico che ha come punto di riferimento Giuseppe Conte”
Si chiama Maie – Italia23 il nuovo gruppo che dalle opposizioni hanno già ribattezzato con ironia “gli scilipotiani”, a eterna memoria dell’ex esponente di Italia dei Valori che, assieme ad altri (tra cui l’ancor più noto Antonio Razzi) garantì la sopravvivenza politica a Silvio Berlusconi salvandolo dalla crisi di governo. Tutto nasce da Maie, appunto, il Movimento associativo italiani all’estero di Ricardo Merlo che ha dichiarato: “Stiamo cambiando nome al gruppo, ci chiameremo Maie – Italia23 fondendoci con l’associazione di Raffaele Fantetti“. Associazione di cui, fino a oggi, nessuno aveva mai sentito parlare, anche se conta già di un sito e di un suo statuto.
COS’È ITALIA 23
Se bene o male chi sia e cosa faccia il gruppo Maie è noto a tutti, questa è infatti la prima apparizione pubblica di Italia23. O, per lo meno, la prima volta che la stampa se ne interessa davvero, visto che comunque era già attiva da un mese. Sul loro sito si legge: “ITALIA23 nasce nel dicembre 2020 come un gruppo di esperti della società civile impegnato nell’analisi e nella soluzione di problemi complessi, specie in campo politico-economico. Ci siamo dati tre anni di tempo per disegnare e proporre, settore per settore, l’Italia che vorremmo nel 2023”. Da qui appunto il nome: 23 sta per 2023, l’orizzonte temporale che i fondatori, forse con non poca dose di ottimismo, si sono dati per ridisegnare il nostro Paese.
Il numero 1 di Maie, il sottosegretario alla Farnesina Merlo, ha detto che il gruppo Maie – Italia23, nasce “per costruire uno spazio politico che ha come punto di riferimento Giuseppe Conte”. “Non cerchiamo responsabili – ha precisato Merlo – ma costruttori, a cui l’unica cosa che offriamo e’ una prospettiva politica per il futuro, per poter costruire un percorso di rinascita e resilienza, nell’interesse dell’Italia, soprattutto in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo, tra la crisi sanitaria che continua a mordere e quella economica che ha messo in ginocchio imprese, attività commerciali e famiglie. Facciamo questo alla luce del sole, con trasparenza. Invitiamo a far parte del gruppo tutti i colleghi senatori interessati a costruire e a lavorare da qui alla fine della legislatura per il bene del Paese e degli italiani’.
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Italia23 nasce appunto per volontà di Raffaele Fantetti, giunto a sua volta in Senato proprio grazie a Maie. Avvocato, classe 1966, “Ideatore della Legge per il Riconoscimento della Ristorazione italiana all’Estero”, tiene a precisare sul suo sito. E dallo scorso dicembre presidente dell’Associazione Italia23, che ora si scopre essere il solo appiglio rimasto a Conte in Senato. “Finalità dell’associazione – si legge nello statuto – è la promozione di iniziative politiche ed attività culturali, di formazione e ricreative, per attivare l’incontro tra le diverse identità politiche e culturali proprie dei cittadini della Repubblica italiana, nonché contribuire allo sviluppo civile e culturale dei cittadini dell’Unione Europea”. E ancora “L’associazione è costituita per la promozione e la difesa delle libertà personali e dei diritti civili, in primo luogo della libertà di espressione e di informazione, intese come pilastri su cui fondare la crescita democratica e progressista dell’Europa delle idee e dei popoli e quindi realizzare in modo compiuto lo spirito della Costituzione italiana e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea”.
UNO SGUARDO AL DOMINIO
Basta poi una veloce capatina su Whois per scoprire che il dominio di Italia23 è stato aperto lo scorso 16 novembre da Scenarya Srl di Alfredo Vinella, “docente di Digital Marketing per varie università e business school. Ha condotto numerosi progetti e campagne di Digital Innovation e Digital Marketing per i settori media, assicurazione e finanza, FMCG, Oil&Energy, PA e ONG. In precedenza ha ricoperto posizioni manageriali in aziende leader nei propri settori (Gruppo Editoriale L’Espresso, Oracle, Intertaba-Philip Morris)”.