La trattativa pare avvitarsi sul MES. Italia viva chiede un ricorso almeno parziale, ma Movimento 5 stelle si arrocca sulle sue posizioni e rifiuta qualsiasi compromesso
Una lunga serie di riforme costituzionali, segno che Italia viva scommette su un governo tutt’altro che malaticcio e in grado di completare la legislatura, ma anche il MES (pure solo in parte) e diverse riforme. Ecco i desiderata dei renziani, ma non tutti sono già stati accolti favorevolmente dai 5 Stelle, che adesso guardano la formazione che ha creato la crisi con più scetticismo che mai.
ITALIA VIVA VUOLE UN PO’ DI MES SANITARIO
Tra i punti che Italia viva vuole inserire nel contratto per il programma di governo c’è sicuramente il MES sanitario. Nella riunione di oggi a Montecitorio i renziani avrebbero provato a cercare un compromesso, avanzando anche una richiesta parziale del prestito, previa valutazione delle misure da finanziare. Si sarebbe barcamenato il Partito democratico, diviso tra la paura di far saltare il tavolo dell’accordo e la consapevolezza che servono maggiori risorse al sistema sanitario nazionale. Netto il “no” dei 5 Stelle.
LE RIFORME DA INSERIRE NEL CONTRATTO
Numerose le proposte di riforma che Italia viva vorrebbe calendarizzare. Dalla riforma elettorale, alla redistribuzione delle competenze tra Stato e Regioni, fino ad arrivare a quella dell’assetto costituzionale che gli italiani bocciarono mandando a casa Renzi, con la differenza che verrebbe persino abolito il Senato dei 100 a favore di una sola Camera.
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E, ancora, l’introduzione dell’istituto della sfiducia costruttiva, fino ai limiti alla decretazione d’urgenza. Le ha elencate il deputato renziano Roberto Giachetti secondo il quale la Commissione bicamerale proposta in mattinata e che dovrebbe essere presieduta da un parlamentare dell’opposizione, dovrebbe lavorare per 6 mesi, salvo proroghe, dalla sua costituzione.
IL NODO CRUCIALE DELLA LEGGE ELETTORALE
La legge elettorale sarà cruciale per raggiungere un accordo, considerato che Renzi altrimenti non avrebbe speranze di tornare in Senato alla prossima tornata. Per questo, Italia viva ha portato al tavolo sul programma di governo a Montecitorio la sua preferenza per una legge elettorale di stampo proporzionale con l’introduzione delle preferenze. Pare che Italia viva abbia anche parlato di una propensione per il sistema maggioritario, ma quasi sicuramente si tratta solo di un bluff per mercanteggiare altro quando si discuterà seriamente di quella proporzionale, peraltro già messa in agenda dal premier uscente Giuseppe Conte secondo quanto aveva comunicato alle Camere nel suo ultimo discorso per avere la fiducia del Parlamento.