Nel rapporto annuale dell’Upb, presieduto dalla prof.ssa Cavallari, la situazione e gli scenari dei conti pubblici italiani
Tra le figure protagoniste della rassegna stampa odierna rientra senza dubbio Lilia Cavallari, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio nonché presidente della rete delle omologhe agenzie dell’Unione europea (EU Ifis Network). Le sue riflessioni insieme al rapporto annuale Upb sui conti pubblici sono stati ripresi e rilanciati su tutti i principali quotidiani, non solo quelli di taglio economico. Complice ovviamente la procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea nei confronti del nostro Paese, e non solo, per deficit eccessivo.
L’Ufficio Parlamentare di Bilancio nella sua relazione annuale ha tracciato alcune possibili traiettorie per l’andamento dei conti pubblici nei prossimi anni. E indicato possibili scenari per la costruzione della prossima manovra. Concetti ribaditi dalla stessa prof.ssa Cavallari nell’intervista odierna a Federico Fubini sul Corriere della Sera. Nella sostanza, la presidente dell’Upb ha fatto i conti in tasca al ministro Giorgetti in previsione dei prossimi provvedimenti economici, anticipando ciò che al momento il ministro non può confermare.
CAVALLARI (UPB): “SERVIRANNO MISURE DA 10-12 MILIARDI L’ANNO”
In considerazione proprio della procedura di infrazione avviata da Bruxelles e con riferimento alla inevitabile stretta di bilancio, l’Upb ha effettuato delle simulazioni in base alle quali si ipotizza “che il governo proponga un piano su sette anni. In questo caso – spiega la prof.ssa Cavallari – la restrizione sarebbe tra lo 0,5% e lo 0,6% del Prodotto interno lordo: tra dieci e dodici miliardi l’anno per ciascuno dei sette anni. Si arriverebbe così a un bilancio in surplus prima di pagare gli interessi, che sarebbe mantenuto in seguito: ciò compenserebbe la pressione sui conti pubblici legata all’invecchiamento della popolazione».
Una stretta di 10-12 miliardi ma «strutturale», cioè al netto delle fluttuazioni dell’economia e senza contare misure una tantum? «Sì. È una restrizione graduale. Permetterebbe di mettere il debito su un sentiero discendente dopo il 2025 e di tenerlo su quel sentiero nei dieci anni successivi alla fine del piano di sette anni». Serviranno interventi mirati – chiede Fubini – o questa stretta da 10-12 miliardi l’anno è già nelle tendenze automatiche della finanza pubblica italiana? «I tendenziali di finanza pubblica sono coerenti con l’aggiustamento richiesto. (…) Al netto delle una tantum, sulla base della legislazione vigente i numeri sono compatibili. Sempre che non ci siano nuovi interventi per la sanità e rinnovi contrattuali del pubblico impiego. Dall’altra parte il governo ha dichiarato di voler mantenere una serie di misure una tantum che, secondo le regole europee, sono da rifinanziare in maniera strutturale. Duque si dovranno trovare le coperture»”.
CHI E’ LILIA CAVALLARI, PRESIDENTE UPB
Lilia Cavallari da gennaio 2022 è presidente dell’Upb. E’ professoressa ordinaria di Economia politica all’Università Roma Tre, attualmente fuori ruolo. Ha conseguito la laurea in Economia all’Università La Sapienza di Roma, il Dottorato di ricerca in Economia alla Sapienza ed è stata Post-Doc fellow alla London School of Economics. Ha collaborato in qualità di esperta con la DG Research della Commissione europea, è stata nel comitato scientifico della European Economics and Finance Society e attualmente è nel comitato editoriale della rivista Economic Modelling. È stata visiting professor presso l’Institute for New Economic Thinking dell’Università di Cambridge, l’Institute for International Studies dell’Università di Stoccolma, il Center for European Integration Studies dell’Università di Bonn e il Center for Economic Performance della London School of Economics.
I suoi interessi di ricerca riguardano principalmente la macroeconomia internazionale, i meccanismi di interdipendenza nell’economia globale, la trasmissione e il coordinamento internazionale delle politiche monetarie e fiscali. Le linee di ricerca più recenti concernono la demografia di impresa nel corso del ciclo economico; l’accesso ai mercati esteri e la produzione multinazionale; l’efficacia e la prevedibilità della politica fiscale. Ha numerose pubblicazioni in riviste nazionali e internazionali.