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Chi è Eleonora Evi e cosa c’entra Di Battista

La co-portavoce dei Verdi, Eleonora Evi, lascia il partito con accuse politiche pesanti al leader Bonelli. Sullo sfondo un possibile riavvicinamento all’ex grillino Di Battista

Gestione “personale e patriarcale”, episodi di bullismo, pinkwashing. Sono pesanti le accuse di Eleonora Evi, co-portavoce dei Verdi che ha sbattuto la porta in faccia al leader Angelo Bonelli e ha deciso di lasciare il partito.

Oggi sui giornali le è stata riservata particolare attenzione, con interviste sul Corriere della Sera, La Stampa e una rilevante visibilità – come mai avuta in passato – le è stata concessa ovviamente anche sui giornali di destra, che non si sono fatti sfuggire l’occasione di rimestare nei panni sporchi di un partito di sinistra.

CHI È ELEONORA EVI, LA PASIONARIA CHE HA SFIDATO BONELLI

Ma chi è Eleonora Evi? Scrive Pasquale Napolitano sul Giornale: “Un’ex grillina. Un’attivista della prima ora. Una militante che frequentava i meet up quando ancora il Movimento non frequentava i Palazzi. Nonostante la giovane età, 40 anni, ha già alle spalle due legislature a Bruxelles: eletta la prima volta nelle A file del Movimento 5 Stelle nel 2014 nella Circoscrizione Nord con 17mila preferenze. Rieletta, con lo stesso numero di voti, nel 2019. Poi lo strappo con Di Maio e Conte e il passaggio nei Verdi. Grazie alla scelta di passare nei Verdi, Evi sbarca a Roma alle elezioni politiche del 2022 conquistando un seggio alla Camera nel collegio Lombardia 1”.

VITA PRIVATA E BATTAGLIE DI ELEONORA EVI

Evi ha una figlia piccola, Erica, assurta agli onori della cronaca lo scorso ottobre quando ha fatto il suo esordio tra i banchi di Montecitorio. “Oggi in aula con un’ospite speciale, la mia Erica”, scrisse la deputata. Ambientalista convinta e animalista ortodossa, ricorda il Giornale, “al punto da schierarsi contro l’abbattimento dei maiali affetti da peste suina e ritenere una follia il divieto di carne coltivata voluto dal ministro Lollobrigida”.

LE ACCUSE AL LEADER DEI VERDI BONELLI

Contattata da diversi giornali, ecco alcuni episodi e aneddoti raccontati a Libero dall’ormai ex esponente dei Verdi: «Avevo preso posizione, in una elezione amministrativa, a favore di una lista ecologista locale. Il nostro statuto prevede l’autonomia dei territori. È un punto essenziale. Perciò mi sono schierata a fianco di quel gruppo: apriti cielo, sembrava che avessi commesso il reato di lesa maestà!». Altro aneddoto: «Una volta fecero una card con la foto di Bonelli e la scritta: “È stato il più attivo e presente in Parlamento”. Ho portato le carte dalle quali risultava che la più presente e attiva ero stata io. Allora sono stati costretti a rifare la card. Ma non la fecero con la mia foto e la scritta “La più presente”, come sarebbe stato logico. La fecero con le foto mie e di Angelo con scritto: “I due più presenti”. Se era lui poteva stare da solo, se ero io dovevo stare a fianco del maschio…».

Un episodio isolato? «No, no tanti episodi. Mi viene in mente – il ricordo della deputata Evi – quella volta che lavorai per mesi a un disegno di legge, poi quando si trattò di reclamarne il successo misero una dichiarazione di Angelo, mica mia. Il partito è tutto accentrato sulla figura di Bonelli. Non vuole che nessuno possa fargli ombra». Addirittura patriarcato? «Patriarcato e veri e propri piccoli atti di bullismo. Siamo immersi in questa cultura patriarcale, destra e sinistra la questione è trasversale. E un problema di tutto il partito. Un partito molto personale. Di una persona. Ho cercato di parlare ma è stato inutile».

ELEONORA EVI SARÀ IL PRIMO COLPO DI DI BATTISTA A MONTECITORIO?

Eleonora Evi, come sottolinea il Giornale, potrebbe essere il primo colpo in Parlamento di Alessandro Di Battista. E’ una sua vecchia scommessa. “Presto le due strade potrebbero rincontrarsi. Dibba – ricorda il quotidiano – sta mettendo su la squadra del suo movimento «Schierarsi» e avrebbe bisogno di voce a Montecitorio. D’altronde nel 2020 affermava: “Trovo l’agenda proposta da Alessandro Di Battista giusta per ridisegnare il futuro del nostro Paese e contrastare la situazione drammatica che stiamo vivendo”. Se son rose fioriranno..

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