Ciro Buonajuto è stato nominato vicepresidente nazionale dell’Anci. Da sindaco di Ercolano a vice di Decaro, l’addio al Pd e l’adesione a Italia Vita
Il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, dopo aver stravinto un mese fa alle elezioni amministrative (per la seconda volta) con l’80% delle preferenze (è anche il sindaco più votato d’Italia), è stato ora scelto come vicepresidente nazionale dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci). “È per me motivo di orgoglio e allo stesso tempo di responsabilità. Da sindaco conosco bene le difficoltà e le sfide che quotidianamente siamo chiamati ad affrontare nell’interesse delle comunità che amministriamo e lungo questo solco continuerò il mio operato” ha scritto il sindaco in una nota.
CHI È CIRO BUONAJUTO
Ciro Buonajuto è nato a Napoli nel 1977 e si è laureato in Giurisprudenza nel 2002 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Ha poi conseguito un master in Professione e Leadership e dal 2016 è cultore della materia in Istituzioni di Diritto Privato presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. È stato inoltre selezionato dal governo USA per la partecipazione al progetto “International Visitor Leadership Program” organizzato dal “U.S. Department of State’s Bureau of Education and Cultural Affairs”.
LO STUDIO BUONAJUTO
È iscritto al Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli dal 2007 ed è membro dello studio legale “C. & A. Buonajuto” dove si occupa di diritto civile, diritto bancario, diritto del lavoro, diritto tributario e diritto amministrativo. Tra i principali clienti dello studio figurano Acea, Allianz, Eni, Cariparma, Sintermar, Automar e Grimaldi Terminal Euromed. Precedentemente era stato nominato dal ministero dello Sviluppo Economico in qualità di Commissario liquidatore di società cooperative operanti nel territorio nazionale.
L’ADDIO AL PD E L’ADESIONE A ITALIA VIVA
Buonajuto è stato presidente del Consiglio Comunale di Ercolano da marzo a giugno nel 2010 e contemporaneamente consigliere comunale fino al 2015 quando poi è stato eletto la prima volta sindaco di Ercolano con il Pd. È stato membro della direzione nazionale del Pd dal 2013, per il quale ha rivestito i ruoli di responsabile nazionale del Dipartimento Giustizia da luglio 2017 a luglio 2018 e membro della Commissione elettorale di garanzia per le elezioni politiche 2018. Nel settembre 2019, Buonajuto aveva dichiarato “Per ora rimango dove sono. Renzi è un amico ma la sua è e rimane un’operazione parlamentare. E io faccio il sindaco”. A ottobre, in occasione della Leopolda a Firenze, ha poi annunciato l’adesione al partito di Matteo Renzi.
L’AMICIZIA CON RENZI
“È stata una scelta difficile, non ci ho dormito la notte. Infine, ho ritenuto che a Ercolano, come in tanta parte del Paese, c’è una fetta di gente che si è stancata di un certo modo di fare politica e preferisce identificarsi in movimenti civici. Tra l’altro mi lega un saldo rapporto politico a Renzi, che credo sia stato un ottimo presidente del consiglio. Il Pd è stato il partito grazie al quale a Ercolano è stato svolto un lavoro straordinario” ha dichiarato in un’intervista. Nonostante i traguardi raggiunti con il Pd, Buonajuto ha scelto di unirsi a Italia Viva perché “c’è l’ambizione di costruire un’area civica che possa aggregare chi cerca nuovi modi di fare politica. Italia Viva è un partito riformista che può accogliere i tanti cittadini che chiedono nuovi spazi di confronto. Ma non è un’operazione in contrasto con il centrosinistra perché io sono e resto un sindaco di centrosinistra”.