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Alessandro Benetton: “Ecco la nuova era di Fiumicino, anche grazie a Mundys”

Intervistato da Molto Economia, il vice presidente di Mundys ha commentato il supporto del gruppo ex Atlantia all’aeroporto di Fiumicino

Il nuovo corso è stato avviato ormai da tre settimane, Atlantia è diventato Mundys e ha messo come proprio focus quello di diventare leader internazionale del mondo infrastrutturale e della mobilità sostenibile in cinque anni.

Il nuovo ad, primo di Mundys, è Andrea Mangoni, già membro del cda di Atlantia, dg di Fincantieri, ceo di Sorgenia.

GLI OBIETTIVI DI MUNDYS

Il gruppo ex Atlantia ha come obiettivo quello di investire entro cinque anni 10,4 miliardi per potenziare le infrastrutture esistenti. 3,3 di questi saranno destinati all’Italia. Ma Mundys opera in 24 Stati, in 600 grandi città e ha 23mila dipendenti, di cui 6mila in Italia.

LO SVILUPPO DI FIUMICINO

Parlando di Fiumicino, Benetton ha detto che “Aeroporti di Roma è uno dei gioielli del nostro gruppo infrastrutturale. Per il sesto anno consecutivo, Fiumicino è considerato l’aeroporto più apprezzato in Europa dai passeggeri per la qualità dei servizi”, che “sta diventando sempre più un luogo di innovazione” e che “è uno degli scali più sostenibili d’Europa, con infrastrutture come il Molo A che hanno ricevuto la massima certificazione sulla sostenibilità ambientale”.

E che il 12 aprile inaugurerà il nuovo Molo B. Per il quale sono stati investiti 80 milioni per un totale di oltre 2 miliardi di euro di investimenti (2,2mld) al 2027. Un percorso che sarà ingente a livello economico ma anche di sviluppo ambientale e sostenibile: per la fine del decennio è prevista l’installazione di cinquemila posti di ricarica per veicoli elettrici, intanto l’aeroporto di Fiumicino è il primo hub italiano dove si utilizza il Saf, il carburante sostenibile.

I CONTI DI MUNDYS

(di Carlo Terzano, Start Magazine

Numeri alti per Mundys, già Atlantia, nel 2022. Risultati influenzati anche dalla ripresa degli spostamenti post Covid con ripercussioni sul settore autostradale (gruppo Abertis e altre attività autostradali estere) che registrano un maggiore traffico (+8% rispetto al 2021), degli incrementi tariffari riconosciuti alle concessionarie, nonché del generale apprezzamento delle valute estere, col settore aeroportuale che balza del 119%, sia per il gruppo Aeroporti di Roma (Fiumicino e Ciampino) sia per Aeroports de la Cote d’Azur (Nizza, Cannes, Saint-Tropez). Sui risultati incide anche il contributo di 219 milioni di euro relativo al “fondo danni Covid” per i gestori aeroportuali riconosciuto ad AdR.

Allargando lo zoom si osserva che il recupero è in tutti i Paesi in cui opera il gruppo ma ancora inferiore ai livelli pre-pandemia (-30% sul 2019). Insomma, il recupero complessivo è di oltre il 70% dei livelli di traffico pre-crisi. I ricavi consolidati si attestano a 7,4 miliardi di euro (+16%), l’Ebitda a 4,5 miliardi (+12%), cassa operativa a 3,1 miliardi (+12%) mentre il risultato netto torna positivo per 200 milioni dopo il rosso di mezzo miliardo del 2021.

Leggi anche: Andrea Mangoni è il primo ad di Mundys

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