Un terzo degli italiani sceglierà la regione di residenza, il 63,6% una diversa e solo il 6,2% andrà all’estero per una durata complessiva della vacanza non superiore a quattordici giorni. Il 34% si concederà il confort di un hotel, il 32,4% in case o appartamenti di proprietà e il 26,3% affitterà un alloggio. A spingere gli italiani fuoriporta, per lo più al mare, la sicurezza del green pass
Tutti al mare, tutti al mare a mostrare… il proprio green pass. Il certificato digitale sembra infatti spingere gli italiani fuori casa. Un connazionale su due (il 50,1%, per la precisione) è già con le valigie pronte e intenzionato a fare un periodo di vacanze nei mesi tra giugno e settembre. È il dato principale che emerge dall’indagine Istat “Estate 2021: le prospettive di vacanza degli italiani in era Covid” (vedi i dati completi in pdf) riportata da Confcommercio.
Si tratta ovviamente di una percentuale media, con picco positivo al Nord Ovest (59,7%) e negativo al Sud (39,1%). Per quanto riguarda la destinazione, un terzo degli italiani sceglierà la regione di residenza, il 63,6% una diversa e solo il 6,2% andrà all’estero per una durata complessiva della vacanza non superiore a quattordici giorni. Il 34% andrà in hotel o strutture per vacanza, il 32,4% in case o appartamenti di proprietà e il 26,3% affitterà un alloggio.
Quanto al 49,9% che non prevede di allontanarsi dal Comune in cui risiede lo farà per mancanza di risorse economiche (32,7% delle risposte), timori legati al Covid (15%) e motivi di salute (12,8%). Da notare, infine, che l’emergenza sanitaria non condiziona la scelta del tipo di vacanza (lo sostiene il 63,9% degli intervistati), né il tipo di sistemazione (73,1%).