Tra gli italiani cala la preoccupazione complessiva per la diffusione del Covid-19 ma pronti a obbligo mascherine. Ecco l’ultimo report di Swg su come le famiglie stanno vivendo la scuola a distanza e su cosa si aspettano che succeda nella fase 2 della pandemia.
Nell’opinione degli italiani il processo di conclusione emergenza più lungo di quanto si aspettassero anche solo poche settimane fa e sarà caratterizzato da un lungo periodo di convivenza, durante la quale si potrà uscire, ma non tornare alla normalità a cui eravamo abituati. Tutti i dettagli sull’ultima indagine della società Swg.
CONVIVENZA CON IL CORONAVIRUS
Cresce la consapevolezza di una lunga convivenza con il coronavirus. Per il 65% degli italiani il virus non sarà debellato completamente e dovremo cambiare in maniera definitiva alcune delle nostre abitudini e comportamenti. Solo un italiano su 10 è convinto che il virus sarà completamente debellato e tornerà tutto alla normalità.
LA FASE 2 DELLA PANDEMIA
Si sta dibattendo ampiamente della cosiddetta Fase 2 e si stanno già prospettando una serie di misure che dovrebbero regolarla. Gli italiani sono consapevoli del fatto che alla riapertura bisognerà fare i conti con diverse restrizioni e si mostrano molto disponibili a rispettarle, anche se per alcune norme non sarà affatto facile.
QUASI TUTTI DISPONIBILI A TAMPONI E TEST SIEROLOGICI A TAPPETO
Vi è inoltre una diffusa disponibilità a sottoporsi agli esami sierologici e ai tamponi, anzi, più della metà (55%) li auspica con forza. Il 37% degli italiani lo considera accettabile se viene ritenuto necessario e solo il 4% lo giudica inaccettabile e il restante 4% non ha risposto.
OLTRE METÀ DEGLI ITALIANI FAVOREVOLE ALL’OBBLIGO DELLE MASCHERINE
Il 65% degli italiani ritiene necessario l’obbligo di circolazione con mascherine e il 68% la creazione negli ospedali di reparti permanenti dedicati al Covid-19. Sull’utilizzo di app con geolocalizzazione per permettere il tracciamento di eventuali contagi invece solo il 43% degli italiani lo ritiene necessario, il 36% lo considera utile ma non necessario mentre per il 21% è inutile.
Tornando alle mascherine, buona parte degli italiani è in possesso delle mascherine ma reperirle non è stato facile. Il 55% l’ha acquistata ma di questi l’81% ha avuto difficoltà a trovarle (il 41% molte difficoltà). Chi possiede le mascherine le utilizza regolarmente (ben il 91%). Infine, la maggioranza (59%) ritiene che le mascherine vadano usate sempre, un terzo propende per indossarle solo nei luoghi chiusi.
LA SCUOLA AI TEMPI DEL COVID-19
Gran parte delle scuole ha oramai attivato la didattica a distanza, il che non è stato semplice, per via delle differenze di dotazioni e conoscenze tecnologiche sia delle famiglie che dei docenti. Tutto sommato sembra che il rapido adattamento a questa pratica sia riuscito discretamente bene: per gran parte delle famiglie le difficoltà si sono rivelate superabili e la soddisfazione per come si sono organizzate le scuole risulta piuttosto elevata.
I genitori propendono per l’ipotesi di tornare tra i banchi a settembre: l’80% degli italiani è d’accordo con il tenere le scuole chiuse fino alla fine dell’anno scolastico. Il 57% è favorevole allo svolgimento durante l’estate corsi di recupero e lezioni per concludere il programma didattico.
I genitori con figli nell’età scolastica si mostrano inoltre già in gran parte preparati alla prospettiva del prolungamento della chiusura delle strutture scolastiche fino a giugno, anche se per una parte, soprattutto chi ha figli più piccoli e nel frattempo tornerà al posto di lavoro, ciò comporterà non pochi problemi.
Infine, un terzo dei genitori è d’accordo a iniziare anche il nuovo anno scolastico solo con la didattica a distanza.