“La democrazia ha prevalso”, ha detto Biden nel suo discorso inaugurale, parlando di “Verità contro le bugie e unità contro le divisioni”. Trump dice addio disertando la cerimonia e volando in Florida, firmando last minute una scarica di grazie, tra cui quella a Steve Bannon
Joe Biden giura come 46esimo presidente degli Stati Uniti mentre Trump si trasferisce in Florida e diserta la cerimonia. “La politica non deve essere per forza un fuoco infuriato, che distrugge ogni cosa sul suo cammino”, ha detto Biden, quattro anni dopo che il presidente Trump ha parlato di “carneficina americana” nel suo discorso inaugurale.
Biden ha detto durante il suo discorso di oggi: “abbiamo molto da riparare, molto da restaurare, molto da guarire. Non dirmi che le cose non possono cambiare. Tutta la mia anima è in questo incarico”.
“Ogni disaccordo non deve per forza essere una causa di guerra totale”, ha detto il nuovo presidente. “E dobbiamo rifiutare la cultura in cui i fatti stessi vengono manipolati e persino prodotti”.
Un grigio epilogo per Trump, che lascia la Casa Bianca dopo 4 anni con Melania e pochi giornalisti a immortalare la scena, salendo su un elicottero in direzione Florida. Il suo ultimo gesto sono state una serie di discutibili grazie, tra cui quella al suo ex stratega Steve Bannon.
“L’ultimo presidente degli Stati Uniti a saltare l’insediamento del suo successore è stato Andrew Johnson – ricorda un articolo della BBC – un solo mandato subito dopo l’assassinio di Abraham Lincoln e la conclusione della devastante guerra civile della nazione”.
Ora Donald Trump – “che ha passato gli ultimi quattro anni infrangendo norme e tradizioni, combattendo le sue stesse accuse di impeachment e presiedendo un anno di disordini culminato in un assalto al Campidoglio degli Stati Uniti da parte di una folla inferocita di suoi sostenitori” – farà lo stesso.
“Invece di essere al Campidoglio degli Stati Uniti per il giuramento di Biden, Trump e sua moglie salgono su un elicottero. Un addio ricordato solo da una piccola folla di giornalisti” titola la BBC.
Nell’articolo si legge: “Trump ha vinto a sorpresa nel 2016, in parte perché ha promesso di cambiare le cose rifacendo grande l’America. Lascia l’incarico con due impeachment e la nazione in stato di guerra civile. Ma i suoi sostenitori dicono che ha mantenuto le sue promesse”.
Poi un breve video che i ricorda i momenti migliori dei quattro anni di presidenza Trump:
Nelle ultime ore della sua presidenza, Donald Trump ha deciso di chiudere concedendo la grazia ad alcune persone, tra cui il suo ex consigliere Steve Bannon, che è accusato di frode.
Steve Bannon è stato uno stratega e consigliere chiave di durante la sua campagna elettorale del 2016. Nell’agosto dello scorso anno è stato accusato di frode per una campagna di raccolta fondi per la costruzione di un muro sul confine tra Stati Uniti e Messico che aveva l’obiettivo di arginare l’immigrazione clandestina, un elemento chiave della campagna presidenziale di Trump per il 2016.
La grazia è stata concessa anche a Elliott Broidy, un finanziatore repubblicano che ha ammesso di aver accettato fondi per fare pressione su Trump per gli interessi cinesi e malesi. La Casa Bianca ha citato i suoi “sforzi filantropici”.
Graziato anche Ken Kurson, un amico del genero di Trump, Jared Kushner, accusato di cyberstalking durante un divorzio.
Graziato Lil Wayne, il cui vero nome è Dwayne Carter, che si è dichiarato colpevole di un’accusa federale per possesso di armi da fuoco l’anno scorso e che ha pubblicato una sua foto con Trump durante la campagna elettorale per elogiare il lavoro del presidente sulla riforma penale.
Altri destinatari della grazia last minute di Trump sono stati:
Kodak Black, vero nome Bill Kapri, che è stato accusato di reati per uso di armi da fuoco, ha avuto la sua condanna di tre anni e 10 mesi commutata. La dichiarazione della Casa Bianca ha elogiato il suo “lavoro filantropico”.
Michael ‘Harry O’ Harris – co-fondatore della Death Row Records, che ha scontato 32 anni per tentato omicidio e traffico di cocaina e il cui caso è stato sostenuto dal rapper Snoop Dogg.
Kwame Kilpatrick è stato condannato nel 2013 a 28 anni di carcere con l’accusa di racket, corruzione ed estorsione in relazione al suo periodo come sindaco di Detroit dal 2002 al 2008. La sua condanna è stata commutata – la Casa Bianca ha detto che è stato “fortemente sostenuto da membri di spicco della comunità di Detroit”.
Anthony Levandowski ha ricevuto la grazia completa da una condanna a 18 mesi. È un ex ingegnere di Google che ha ammesso di aver rubato una tecnologia segreta di proprietà della società.
Trump ha comunque graziato meno persone dei suoi predecessori.
Fonte BBC