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congresso ppe von der Leyen si ricandida

Von der Leyen ottiene il bis come candidata alla Commissione europea, ecco le sue parole

L’attuale presidente ha parlato al congresso del Partito popolare europeo (Ppe): “Prosperità, sicurezza, democrazia, di questo importa alla gente ed è di questo che ci occuperemo”

Le elezioni europee di giugno si avvicinano, sta per partire la campagna elettorale nazionale mentre a livello continentale è già cominciata. Al congresso del primo partito, il Ppe (popolari) ha parlato l’attuale presidente della Commissione Ue, che ha deciso di ricandidarsi per un secondo mandato.

La sua candidatura è stata approvata a larghissima maggioranza ma non unanime. Su 499 votanti, di cui 489 validi, l’attuale presidente ha ottenuto 400 preferenze. 89 sono stati i contrari.

Tutti i dettagli.

CONGRESSO PPE, VON DER LEYEN VUOLE IL BIS

Il prossimo quinquennio europeo, probabilmente, sarà meno improntato a perseguire le politiche verdi tanto in voga in questi anni e più dedito alle questioni della sicurezza e della difesa, per aumentare il tasso di indipendenza strategica dell’Unione. Lo stiamo capendo in queste settimane, seguendo le sorti dei due conflitti internazionali in Ucraina e Medio Oriente, ma è emerso anche oggi nelle parole di Ursula von der Leyen al congresso del Ppe.

La presidente della Commissione, come noto, correrà per un bis e non è ancora chiaro a quale panorama di alleanze punterà, se più spostato a destra con conservatori e sovranisti oppure nuovamente al centro con socialisti e liberali. Qualcosa, von der Leyen, l’ha lasciato intendere: “Oggi gli amici di Putin stanno seminando odio. La nostra Europa pacifica e unita non è mai stata così minacciata dagli estremisti e dai populisti, di estrema destra o estrema sinistra, da partiti come il Rassemblement Nationale o l’Afd”. E gli amici di Putin sono proprio nell’alveo delle destre europee.

Quanto ai temi, ha specificato: “Prosperità, sicurezza, democrazia, di questo importa alla gente ed è di questo che ci occuperemo”. Confermando il decisionismo che servirà sulla questione Difesa, dove arriverà un commissario e soprattutto più e migliori investimenti comunitari.  Capitolo politiche green: “noi promettiamo un futuro di tecnologie industriali pulite per l’Europa”, ha chiarito von der Leyen. “A differenza di altri noi siamo per soluzioni pragmatiche e non ideologiche, sappiamo che non esiste competitività senza la transizione ecologica ma sappiamo che non c’è industria pulita senza competitività”.

QUALI ALLEANZE IN VISTA DELLE EUROPEE DI GIUGNO?

Un indizio sulle alleanze, però, si può capire da altre parole della presidente della Commissione. “Il segnale di Bucarest oggi è che il Ppe è a favore dell’Europa, forte e sicura, pacifica e prospera, democratica e unita. Siamo a favore dell’Ue, a favore dell’Ucraina, a favore dello Stato di diritto nello spirito di De Gasperi e Adenauer, di Vaclav Havel e Lech Walesa”, ha affermato von der Leyen. “È il gruppo più grande e più unito”, ha detto poi sul Ppe di Weber. “Insieme, abbiamo sconfitto una pandemia globale. I cittadini di ogni Stato membro, grandi o piccoli, hanno ricevuto i loro vaccini nello stesso momento, e la loro giusta quota. Molti pensavano che fosse impossibile, ma ce l’abbiamo fatta. Insieme, abbiamo tirato fuori la nostra economia dall’orlo della recessione e l’abbiamo messa sulla strada della ripresa con la NextGenerationEU. Molti pensavano che fosse impossibile, ma ce l’abbiamo fatta. Insieme, stiamo combattendo il cambiamento climatico e siamo venuti in aiuto di coloro che sono stati colpiti da siccità, inondazioni e incendi devastanti. Ce l’abbiamo fatta. Questa è la solidarietà europea”, ha ricordato.

I socialisti, intanto, hanno presentato Nicolas Schmit come candidato di punta e hanno chiarito che l’eventuale supporto per un bis di von der Leyen non sarà garantito. Ma anche la Cdu tedesca respinge il supporto agli estremisti e dunque una replica della grande alleanza Ppe-Sd e liberali è possibile. “Da ogni parte si affievolisce il sostegno per i partiti liberali”, sostiene oggi sul Corriere Wolfgang Münchau, chiedendosi se Renew sosterrà ancora von der Leyen.  Una volta eletta, poi, la presidente dovrà capire se contraddire o meno tutte le politiche portate avanti in questi anni. Tanti dilemmi, insomma, da risolvere uno dopo l’altro.

 

– Leggi anche: Chi è Nicolas Schmit, lo Spitzenkandidat del Pse contro von der Leyen

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