Come procede la corsa nel Partito Democratico verso il voto del 2024
Robert Kennedy Jr. non ha alcuna speranza di poter battere il Presidente Joe Biden alle primarie Democratiche per il 2024 ma i suoi notevoli consensi in parte della base del partito sono un’autentica spina nel fianco per Biden.
Pochi mesi fa il 20% degli elettori Democratici ha affermato di preferire Kennedy a Biden anche se è stato poi stato chiarito essere perlopiù un consenso di protesta sintomo del malessere di molti Democratici nei confronti della ricandidatura del Presidente e al contempo un sostegno al nome Kennedy più che al singolo candidato, con la popolare famiglia del Massachusetts che in 60 anni ha espresso un Presidente, 3 Senatori e numerose altre figure politiche.
Filo-russo, sostiene le elezioni americane siano truccate e no-vax Kennedy si trova in netto contrasto con gran parte della piattaforma del partito mentre ottiene il sostegno di molti ex Democratici passati a Trump, di parte della base libertaria del partito e persino di una fetta della sinistra protezionista con l’ex sindaco progressista di Cleveland in Ohio, Kuchinich, sherpa della campagna elettorale di Kennedy.
USA 2024, KENNEDY JR. AIUTERA’ IL GOP?
I Repubblicani promuovono la candidatura di Kennedy per dividere il campo democratico e anche influenti imprenditori vicini al Partito Repubblicano come Elon Musk hanno offerto a Robert Kennedy Jr spazi mediatici che hanno elevato il profilo della sua candidatura. Il team Biden inizia a temere che aver spostato le prime elezioni primarie dal New Hampshire al South Carolina possa portare molti elettori Democratici dello stato a votare Kennedy come voto di protesta contro il Presidente.
Non è tuttavia insolito che figure secondarie possano ottenere molti voti alle primarie, un criminale ottene il 42% dei voti alle primarie Dem in West Virginia nel 2012 e un avvocato semi-sconosciuto fece lo stesso in Arkansas con il 41% dei consensi. Suona tuttavia un campanello di allarme sulla necessità di Biden di blindare la base Democratica in vista delle elezioni del 2024 dove si prevede affronterà Donald Trump.
La comunicazione con gli elettori rimane un grave problema per la campagna di Biden con 1/3 degli elettorati neri e latini che non saprebbero citare un azione politica adottata dalla Casa Bianca in loro favore durante il mandato di Biden. Anche nel 2012 il 37% dei Democratici non voleva la ricandidatura di Obama preferendogli Hilary Clinton salvo poi vedere il primo presidente afroamericano riconfermato pochi mesi dopo, tuttavia la parabola di Kennedy mostra varie fragilità cui Biden deve porre rimedio in vista dalle elezioni del 2024.
Pubblicato su Geopolitica e politica estera