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Perché potrebbe essere la volta buona per un Commissario Ue alla Difesa

Von der Leyen lancia un commissario Ue alla Difesa ‘Lo avremo se sarò rieletta’.  Freddo Stoltenberg, l’Italia favorevole 

Ursula von der Leyen cala l’asso e gioca la carta di un inedito commissario europeo per la Difesa. Lo ha fatto alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, il più importante incontro mondiale di politici ed esperti di politica di sicurezza con la partecipazione anche di decine di capi di Stato e di governo e ministri, durante la quale sono stati affrontati ovviamente tutti i principali dossier di geopolitica.

Un’accelerazione sul fronte della difesa comune europea tornato alla ribalta anche a causa di una prospettiva da incubo: la sconfitta dell’Ucraina per mano russa e lo spettro di un disimpegno transatlantico degli Usa in caso di rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca. Ad anticipare la creazione del nuovo portafoglio europeo è stata la stessa presidente della Commissione europea durante un colloquio sul palco in cui gli è stato chiesto se nell’esecutivo Ue ci sarà mai un simile incarico: “Sì, se sarò il prossimo presidente della Commissione istituirò un commissario per la Difesa”, ha detto fra gli applausi.

IL COMMISSARIO UE PER LA DIFESA POTREBBE ESSERE UN RAPPRESENTANTE DELL’EST EUROPA

Dalla risposta è emerso anche che, dietro le quinte, si discute già sulla questione se l’incarico verrà affidato a qualche esponente di un Paese in prima linea di fronte alla minaccia russa: “Da dove proverrà rimane una questione aperta ma naturalmente penso sia molto importante per i Paesi dell’Europa centrale ed orientale avere buoni portafogli e questo è un buon portafoglio”, ha detto sorridente l’ex ministra della Difesa tedesca ed esponente cristiano-democratica (Cdu) costantemente nei governi della cancelliera Angela Merkel tra il 2005 e il 2019.

LUNEDÌ VON DER LEYEN POTREBBE ANNUNCIARE LA RICANDIDATURA

In ambienti europei informati – come riferisce l’Ansa – si segnala che l’annuncio della ricandidatura di von der Leyen è previsto per lunedì prossimo a Berlino, dopo una riunione del Consiglio federale della Cdu, il principale partito di opposizione tedesco, del Ppe. L’intenzione della presidente è naturalmente condizionato all’esito delle elezioni europee del 9 giugno e alle scelte dei partiti vincitori su volti e orientamenti dell’esecutivo di Bruxelles.

IL SEGRETARIO NATO FREDDO SU IPOTESI COMMISSARIO UE PER LA DIFESA

Il preannuncio sulla figura di un commissario per la Difesa ha lasciato alquanto freddo il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, il quale ha sintetizzato di accogliere “con favore maggiori sforzi che siano complementari alla Nato ma, naturalmente”, questa “resta la pietra angolare per la sicurezza europea”: del resto otto decimi delle risorse dell’Alleanza vengono da Paesi non Ue e due di loro (Usa e Regno Unito) sono “potenze nucleari”, ha ricordato.

A suo avviso non serve quindi alcuna “sovrapposizione” e men che meno una “competizione” fra le due sponde dell’Atlantico. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha invece detto che si tratta di “una proposta che mi vede assolutamente favorevole: senza una difesa comune europea non possiamo essere protagonisti in maniera paritaria nella Nato e non possiamo avere un’azione efficace di politica estera”.

USA SEMPRE IN PRIMA LINEA, CON O SENZA TRUMP

Del resto venerdì soprattutto la vicepresidente statunitense Kamala Harris, e nelle ultime ore anche il segretario di Stato Antony Blinken, hanno usato la Conferenza sulla sicurezza di Monaco per cercare di rassicurare gli alleati europei su un punto: nonostante tutto quello che dice Trump, Washington rimane impegnata a guidare la difesa del mondo democratico. Ma a novembre negli Usa ci sono le elezioni e già prima, con la prossima Commissione, l’Europa pare ormai orientata a tutelarsi.

OK DA TAJANI E FASSINO AL COMMISSARIO UE PER LA DIFESA

Nel frattempo dall’Italia arrivano i primi riscontri favorevoli all’idea proposta dalla presidente della Commissione Ue. “Ho ascoltato le dichiarazioni di Von der Leyen sulla sua volontà di voler dar vita a un Commissario europeo alla Difesa” ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa, “è una proposta che mi vede assolutamente favorevole, senza una Difesa europea non possiamo essere protagonisti in maniera paritaria nella Nato e non possiamo avere azione efficace di politica estera”.

Per Piero Fassino, Pd, vicepresidente della commissione Difesa della Camera, “la proposta di Ursula von der Leyen di istituire un Commissario alla Difesa corrisponde a una obiettiva necessità. Abituata da decenni e decenni alla pace, la Ue per un lungo periodo aveva lasciato il tema Difesa alla esclusiva competenza degli Stati nazionali. Poi – ha sottolineato – gli attacchi del terrorismo internazionale, le tante turbolenze che scuotono il mondo e infine le guerre alle porte di casa hanno indotto l’Ue nel 2017 a dotarsi di una Cooperazione strutturata in materia di Difesa e sicurezza comune (Pesco), concretizzatasi in questi anni nell’adozione di una bussola strategica, nella creazione del European Defense Fund, nell’implementazione di progetti europei di armonizzazione degli assetti militari e logistici, nella Cellula di pianificazione comune, nell’attivazione di 7 missioni militari e 12 missioni civili per sedare conflitti e favorire stabilizzazione politica”. ”

È dunque naturale sbocco di quelle scelte – ha concluso Fassino – la nomina di un Commissario Ue alla Difesa per dare organicità e efficacia all’azione europea per la pace, la difesa e la sicurezza”.

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