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Perché l’Ue dice sì agli aiuti di Stato in Germania e Francia

Via libera oggi dalla Commissione Ue ad aiuti di Stato tedeschi e francesi. Ecco quali interventi sono stati approvati in Germania e Francia

Green light dalla Commissione europea a una serie di aiuti di Stato tedeschi e francesi. Per quanto riguarda la Germania, sono stati approvati 902 milioni di euro di aiuti per sostenere Northvolt nella costruzione di un impianto per la produzione di batterie per veicoli elettrici nel nord della Germania, nella città di Heide. L’aiuto è stato approvato nell’ambito del Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato alla crisi e alla transizione, approvato a marzo 2023, per sostenere misure in settori fondamentali per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dai combustibili. Via libera anche a quasi tre miliardi di aiuti di Stato francesi per investimenti nelle industrie verdi.

BATTERIE, OK UE A 902 MLN AIUTI DI STATO IN GERMANIA. USATO MATCHING AID CONTRO USA

Per la prima volta la Commissione ha applicato la cosiddetta norma sui matching aid (aiuto corrispondente): se la Commissione non avesse autorizzato questo ammontare di aiuti l’impianto Northvolt avrebbe potuto infatti beneficiare di una cifra analoga da parte dell’amministrazione Usa, nell’ambito dell’Inflation reduction act, con il rischio di delocalizzazione e di perdita di investimenti in Ue. Nel dettaglio, l’impianto tedesco avrà una capacità annua di 60 GWh. Ciò si traduce in 800.000-1 milione di veicoli elettrici all’anno, a seconda delle dimensioni della batteria. L’impianto inizierà a produrre nel 2026 e raggiungerà la piena capacità produttiva nel 2029. In base alla misura, l’aiuto assumerà la forma di una sovvenzione diretta di 700 milioni di euro e di una garanzia di 202 milioni di euro.

Nel concedere il matching aid alla Germania, la Commissione ha ritenuto che il progetto sia “importanza strategica per la transizione verso un’economia a zero emissioni”. Inoltre – evidenzia la Commissione – “il progetto è realizzato a Heide, una città che si trova in una zona svantaggiata secondo la definizione della carta tedesca degli aiuti regionali”. Inoltre l’aiuto “ha un effetto incentivante, poiché senza l’aiuto l’impianto sarebbe stato costruito al di fuori del See”.

Il beneficiario si è posto l’obiettivo di costruire la batteria più ecologica del mondo, che produce emissioni di CO2 significativamente inferiori a quelle di altre aziende se misurate a livello di prodotto, compreso il riciclaggio a fine vita. La riduzione dell’impronta di carbonio è ottenuta in particolare utilizzando energia non fossile nella produzione e una progettazione circolare del processo produttivo, compreso il riciclo dei materiali delle celle della batteria. Secondo Bruxelles “la misura ha un impatto limitato sulla concorrenza e sul commercio all’interno dell’UE”.

MINISTRO GERMANIA, CONCORRENZA NON E’ IN UE MA CON CINA O USA

Durante un punto stampa a Palazzo Berlaymont il vice cancelliere tedesco e ministro per gli Affari economici e per il clima Robert Habeck, risponendo a chi evidenziava rischi per il mercato interno, ha sottolineato come “la concorrenza non è tra Germania e Italia o tra Ungheria e Repubblica Ceca ma tra Cina e Usa”. Per la vice presidente esecutiva della Commissione europea, responsabile della concorrenza, Margrethe Vestager, “l’aiuto consentirà a Northvolt di investire in una gigafabbrica per produrre celle di batterie per veicoli elettrici in Europa anziché negli Stati Uniti. Le decisioni di oggi dimostrano che le nostre norme in materia di aiuti di Stato consentono agli Stati membri di accelerare gli investimenti a tasso zero in questo momento critico, tutelando al contempo la parità di condizioni nel mercato unico e gli obiettivi di coesione”.

VIA LIBERA A 2,9 MLD AIUTI DI STATO FRANCESI PER INVESTIMENTI IN GREEN DEAL

La Commissione Europea, come detto, ha inoltre approvato un regime di aiuti di Stato francese da 2,9 miliardi di euro a sostegno degli investimenti nelle industrie verdi “per favorire la transizione verso un’economia a zero emissioni, in linea con il piano industriale Green Deal”, si legge in una nota dell’esecutivo comunitario. “L’aiuto sarà concesso sotto forma di credito d’imposta” e la misura “sarà aperta alle aziende che hanno in programma progetti di investimento nella produzione di pannelli solari, batterie, turbine eoliche e pompe di calore, nonché di componenti chiave per la produzione di queste apparecchiature e di materiali critici necessari per la loro produzione”.

Il regime è stato approvato nell’ambito del Quadro di riferimento temporaneo per la crisi e la transizione in materia di aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 e modificato il 20 novembre 2023, per sostenere misure in settori cruciali per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Secondo quanto si legge nella nota, la Commissione ha ritenuto che il regime francese sia “in linea con le condizioni stabilite nel Quadro di riferimento temporaneo per la crisi e la transizione”. In particolare “si prevede che l’aiuto incoraggi la produzione di attrezzature strategiche per la transizione verso un’economia a zero emissioni”, l’importo dell’aiuto per beneficiario non supererà i massimali stabiliti nel Quadro di riferimento temporaneo per la crisi e la transizione e “sarà concesso fino al 31 dicembre 2025 al massimo”.

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