La politiche fiscali prudenti del governo Meloni le conseguenze delle crisi geopolitiche alla base del sorpasso dell’Italia sulla Germania
L’Italia cresce più della Germania. L’economia del Belpaese è cresciuta del +0,5% nell’ultimo trimestre dello scorso anno mentre quella tedesca si è attestata attorno ad una crescita del +0,2%. Questo potrebbe rappresentare un modello per l’intero 2024 con la Banca d’Italia che prevede una crescita del +0,6% mentre la Bundesbank prevede solamente una crescita del +0,4%.
LE SCELTE PRUDENTI DEL GOVERNO MELONI GRADITE DAI MERCATI
A contribuire alle migliori prestazioni italiane rispetto alla Germania – come evidenzia un articolo di politico.eu – sia gli ultimi strascichi della ripresa economica post-Covid che le politiche fiscalmente prudenti del governo Meloni che hanno soppresso alcuni sussidi approvati dal governo Conte durante la pandemia riducendo lentamente il deficit statale dal 9% al 4% del PIL nazionale. Un atteggiamento gradito ai mercati come mostra la discesa dello Spread (differenziale titoli italiani e tedeschi) ai minimi degli ultimi 2 anni. Di contro la Germania con la sua debole crescita che è divenuta un fanalino di coda nell’Unione Europea paga lo scotto delle crisi geopolitiche che ne hanno messo in mostra la sovraesposizione al mercato energetico russo e a quello commerciale cinese, oggi alle prese con numerose difficoltà interne.
COME VA L’EXPORT TEDESCO E LA COMPETITIVITA’ DELLA CINA
Mentre la Cina rallenta e i suoi marchi guadagnano in competitività con quelli tedeschi, l’export tedesco in Cina vale l’8% di quello nazionale contro il 2,6% di quello italiano. Nonostante le prestazioni economiche italiane siano esse stesse fragili, i risultati economici tedeschi gli sono inferiori più a causa del rallentamento della Germania che della crescita italiana, un fenomeno che nemmeno il potenziale del paese come principale potenza manifatturiera del Vecchio Continente ha potuto invertire.