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Horizon Europe

Perché il Regno unito si riavvicina all’Ue grazie a Horizon Europe

Il Regno Unito torna a partecipare a Horizon Europe, il programma dell’Unione Europea che finanzia la ricerca nei paesi membri e nei paesi associati

Il Regno Unito si riavvicina all’Unione Europea. L’ex membro, scettico, dell’Ue torna a partecipare a Horizon Europe, il programma di ricerca attuato direttamente dalla Commissione europea. Il paese guidato dal premier conservatore Rishi Sunak dal prossimo 1° gennaio 2024 parteciperà al progetto con lo status di paese associato.

COS’È HORIZON EUROPE

Horizon Europe è il Programma quadro per la ricerca e l’innovazione dell’Unione Europea. Il programma ha durata di sette anni (corrispondente al bilancio di lungo termine dell’UE), dal 2021-2027, e succede a Horizon 2020. Horizon Europe, ha una dotazione finanziaria complessiva di quasi 97 miliardi di euro, e questo lo rende il più grande programma di ricerca e innovazione al mondo. I campi di ricerca di Horizon Europe spaziano dall’ambito scientifico e tecnologico, a quello economico e sociale. Il programma, nel rispetto della Strategia di Lisbona del 2000 che voleva fare della UE la più grande economia basata sulla conoscenza, vuole promuovere la competitività degli Stati membri, sostenere le basi scientifiche e tecnologiche dell’Unione, dare slancio agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e rafforzare, in definitiva, lo spazio europeo della ricerca.

BREXIT, I RIPENSAMENTI E IL RIAVVICINAMENTO CHE PARTE DALLA RICERCA

Dal 31 gennaio del 2020 il Regno Unito non è più un paese membro dell’UE. A portare Londra fuori dall’orbita di Bruxelles è stato un processo lungo, testimone di un amore mai del tutto sbocciato tra l’Unione Europea e il vecchio Impero britannico, e che ha trovato nel referendum del 23 giugno 2016 il suo punto di svolta. La consacrazione del divorzio non ha significato, però, la fine delle relazioni tra i due soggetti. Anzi, svanita la sbornia isolazionista, il paese sta collaborando sempre più intensamente con l’UE. Il rientro in Horizon Europe, in qualità di paese associato, ne è un esempio.

PERCHÉ IL REGNO UNITO PUÒ PARTECIPARE A HORIZON EUROPE

La Brexit aveva portato il Regno Unito fuori dal perimetro della politica dell’Ue. Il rientro nel programma di ricerca e sviluppo riavvicina le parti. Peraltro, a settembre la Commissione Europea e il Regno Unito avevano siglato un accordo che prevedeva il rientro nei programmi Horizon Europe e Copernicus. “Abbiamo lavorato con i nostri partner dell’Ue per assicurarci che questo sia l’accordo giusto per il Regno Unito, sbloccando opportunità di ricerca senza precedenti”, aveva detto il premier Sunak. Dunque, dall’1° gennaio 2024, i ricercatori e gli studiosi britannici potranno partecipare a Horizon Europe alle stesse condizioni dei ricercatori di altri paesi associati, avendo accesso anche ai finanziamenti europei.

“Questa associazione è una vera pietra miliare, una chiara vittoria per entrambe le parti e per il progresso scientifico globale – commenta una soddisfatta Iliana Ivanova, commissaria per la Ricerca -. Ho fatto dell’associazione di paesi extra-UE a Horizon Europe la mia priorità personale e stiamo tenendo fede a questo impegno”. In passato La Norvegia e l’Islanda hanno partecipato a Orizzonte 2020 in qualità di membri SEE/EFTA, mentre Albania, Armenia, Bosnia-Erzegovina, Isole Fær Øer, Georgia, Israele, Macedonia del Nord, Moldova, Montenegro, Serbia, Svizzera, Tunisia, Turchia e Ucraina sono paesi associati.

I FINANZIAMENTI DI HORIZONE EUROPE

Horizon Europe ha a disposizione un bilancio di quasi 97 miliardi di euro (96,899 milirdi). Al suo interno è integrato il programma Euratom (2021-2025) che porta avanti attività di ricerca e formazione nel settore del nucleare civile. Questo programma dispone di una dotazione di 1,4 miliardi di euro per il periodo 2021-2025, il che porta il bilancio totale disponibile per entrambi i programmi a 96,9 miliardi di euro.

IL CONTRIBUTO DEL REGNO UNITO A HORIZON EUROPE

Londra, in base agli accordi sottoscritti con la Commissione Ue, contribuirà con circa 2,43 miliardi di euro all’anno per la sua partecipazione a Horizon Europe e circa 154 milioni di euro per la partecipazione a Copernicus, il programma di osservazione satellitare della Terra.

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