L’analisi dal blog Geopolitica e politica estera sulle mosse di Mitch McConnell verso le primarie del Gop
Il Leader della Minoranza Repubblicana McConnell sta combattendo la sua ultima battaglia contro Trump per mantenere il Partito Repubblicano al fianco dell’Ucraina. Mentre l’ex Presidente attacca gli aiuti a Kyiv dell’amministrazione Biden Mitch McConnell coerente con la sua storia di “Repubblicano Reagan” sostiene energicamente l’Ucraina affermando senza mezzi termini di ricercare la sconfitta russa.
LA MINORANZA DEL GOP GUIDATA DA MCCONNELL
In una recente cena con i finanziatori del partito McConnell ha affermato che il sostegno all’Ucraina non è motivato solamente da ragioni valoriali o altruistiche ma anche dall’interesse nazionale americano più schietto, mostrare alla Cina le alte perdite e i rischi che subirebbe con un passo falso contro Taiwan e al contempo ottenere al prezzo dello 0,002% del pil americano una degradazione record del potenziale bellico russo, il nemico numero 2 dell’America dopo la Cina. McConnell subito dopo l’invasione dell’Ucraina ha invitato Svezia e Finlandia ad aderire alla NATO. Una storia coerente con il suo passato di Senatore entrato in carica nel 1984 in piena guerra fredda, un fervente e convinto atlantista che ha supportato l’espansione della NATO verso est diffidando dei russi e cercando di garantire la sicurezza degli ex stati sovietici e socialisti.
Fu proprio McConnell a condizionare gli aiuti americani alla Russia di Eltsin in cambio del suo ritiro militare completa dai paesi Baltici. Una reputazione che ha visto McConnell rassicurare gli alleati europei negli anni difficili dell’amministrazione Trump e viaggiare in Ucraina lo scorso anno assieme ad altri legislatori repubblicani per mostrare il supporto del partito ad una linea politica lontana dall’isolazionismo della destra populista che guarda a Donald Trump.
MCCONNELL, UN LEONE D’INVERNO
McConnell è tuttavia un leone d’inverno, ha 81 anni, una salute sempre più fragile e solamente negli ultimi due mesi due piccoli malori hanno esposto condizioni personali divenute sempre più precarie. Leader più longevo di sempre mantiene saldamente la guida dei Repubblicani del Senato ma sta a iniziando a cedere il passo ai suoi colleghi e organizzare la propria successione.
Di recente è apparso spesso assieme al Senatore Cotton (R-Arkansas) o alla Senatrice Collins (R-Maine) oltreché con il Senatore John Thune (R-North Dakota) mentre ha accompagnato 3 delle 5 matricole repubblicane del Senato alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco.
LE ACCUSE A BIDEN
McConnell mantiene la barra dritta e assieme alla leadership repubblicana del Senato che dirige accusa Biden di incertezza mettendo veti inutili agli ucraini che poi la stessa amministrazione supera costantemente dopo polemiche inutili durate mesi. La Senatrice Collins, molto vicina al leader repubblicano al Senato, ha inoltre accusato Biden e gli altri alti ufficiali dell’amministrazione per non aver coinvolto a sufficienza la popolazione americana aiutandola a comprendere la posta in gioco in Ucraina e i suoi costi relativamente bassi di fronte ai possibili benefici in ballo per la stessa sicurezza americana.
L’establishment repubblicano alla Camera potrebbe essersi spappolato con McCarthy speaker debolissimo ostaggio dell’ultradestra con cui deve negoziare costantemente in un caucus divisissimo ma al Senato Mitch McConnell regge e mantiene la rotta, nonostante Trump guidando i sondaggi per le prossime primarie del partito dica esattamente l’opposto.